“Abbiamo colpito una cellula e ora i mittenti”. Si è espresso così Benjamin Netanyahu all’indomani delle operazioni israeliane contro obiettivi in Siria in un momento di nuove tensioni al confine nord di Israele. “Faremo il necessario per difenderci – ha incalzato il premier israeliano durante una visita al quartier generale delle Idf a Ramla – Invito tutti, Hezbollah compreso, a pensarci”. E ha aggiunto: “Non sono parole al vento”. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, nel mirino delle operazioni israeliane sono finiti obiettivi nella regione di Tel al-Ahmar, nella provincia di Quneitra, nel sudovest della Siria. La tv di Stato siriana ha parlato di un attacco missilistico contro postazioni militari delle forze di Damasco e ha confermato danni materiali. I militari israelianihanno fatto sapere di aver colpito obiettivi delle forze armate siriane dopo che ieri avevano confermato l’uccisione di quattro componenti di una cellula che aveva tentato, la notte precedente, di piazzare ordigni lungo la frontiera tra Siria e Israele.