Il premier Benyamin Netanyahu e il suo ex avversario Benny Gantz sono a buon punto per la formazione di un governo di unità nazionale in Israele. I due – dopo un primo positivo incontro ieri sera in cui sono stati registrati “significati progressi” – torneranno ad incontrarsi stasera con l’obiettivo di chiudere i colloqui e dare vita all’esecutivo. Tra i termini dell’intesa, anche la staffetta tra i due al vertice dell’esecutivo con i primi 18 mesi affidati a Netanyahu e dal settembre del 2021 quella di Gantz. L’accordo prevede anche che Gantz, che continua ad essere bersagliato dalle critiche per la sua scelta, lasci la presidenza della Knesset – a cui è stato nominato nei passati giorni – per diventare o ministro degli esteri o della difesa. Netanyahu inoltre – secondo i media – vuole mettere nell’intesa una legge che un primo ministro incriminato può continuare nella carica.