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    Netanyahu all’ONU: “Siamo vicini ad una pace storica con l’Arabia Saudita”

    “Siamo al culmine di una pace storica tra Israele e Arabia Saudita”. Queste le parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu che è intervenuto oggi alla 78a sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il premier israeliano ha parlato al termine di una settimana di intensa attività diplomatica. Al centro della sua missione a New York proprio l’accordo con i sauditi, punto centrale del suo discorso al Palazzo di Vetro.


    “Una pace di questo tipo contribuirà notevolmente a porre fine al conflitto arabo-israeliano. Incoraggerà altri stati arabi a normalizzare le loro relazioni con Israele e migliorerà le prospettive di pace con i palestinesi”, ha detto Netanyahu, che ha sottolineato come questo accordo “incoraggerà una più ampia riconciliazione tra ebraismo e islam, tra Gerusalemme e la Mecca, tra i discendenti di Isacco e i discendenti di Ismaele”.


    Come avvenuto nel 2012, quando mostrò l’immagine di una bomba per far capire al pubblico la minaccia del nucleare iraniano, oggi Netanyahu ha mostrato due mappe per illustrare il cambiamento che sta avvenendo in Medio Oriente.

    La prima è una mappa del 1948. “Ecco Israele, un paese piccolo, isolato, circondato da un mondo arabo ostile. Nei nostri primi settant’anni abbiamo fatto la pace con l’Egitto e la Giordania”, ha detto Netanyahu. Nella seconda invece, Israele non è più isolato, ma ha rapporti con diversi stati arabi. “L’intero Medio Oriente sta cambiando. Abbattiamo i muri dell’inimicizia, portiamo prosperità e pace in questa regione”, ha affermato Netanyahu. Il premier ha inoltre descritto quello che potrebbe diventare un corridoio tra la penisola arabica, Israele e l’Europa, per consentire viaggi, spedizioni e condutture energetiche.


    Netanyahu ha sottolineato inoltre il ruolo degli Stati Uniti nel raggiungere la pace. “Proprio come abbiamo raggiunto gli accordi di Abramo con la guida del presidente Trump, credo che possiamo raggiungere la pace con l’Arabia Saudita con la leadership del presidente Biden.” “Lavorando insieme alla leadership del principe ereditario Mohammed Bin Salman, possiamo plasmare un futuro di grandi benedizioni per tutti i nostri popoli” ha aggiunto.


    Durante il suo discorso all’Assemblea Generale il premier israeliano ha fatto intendere che lo Stato Ebraico è in grado di stringere relazioni con altri stati arabi indipendentemente dal conflitto palestinese. “Non dobbiamo dare ai palestinesi il diritto di veto sulle relazioni di Israele con gli stati arabi” ha detto.


    Oltre a quello che si prospetta essere il futuro del nuovo Medio Oriente, Netanyahu è tornato a parlare della minaccia iraniana. “L’Iran ha giustiziato centinaia di suoi cittadini, ha armato rappresentanti del terrorismo in tutto il Medio Oriente e ha tentato di assassinare il Segretario di Stato e il Consigliere per la Sicurezza Nazionale americani. I loro droni seminano morte e distruzione tra il popolo ucraino, ed è impegnato in un costante ricatto nucleare. La politica contro il regime iraniano deve cambiare. – ha dichiarato – Farò tutto ciò che è in mio potere per garantire che l’Iran non disponga mai di un’arma nucleare .” Il primo ministro durante il discorso ha anche esortato gli altri paesi a sostenere il popolo iraniano che rifiuta il controllo del regime degli Ayatollah.


    L’ultimo tema toccato da Netanyahu è stato quello dell’intelligenza artificiale. Secondo il premier israeliano il mondo deve prepararsi ad un’imminente rivoluzione. “Sono fiducioso che l’intelligenza artificiale sviluppata da Israele andrà a beneficio di tutta l’umanità e invito i leader mondiali a garantire che la rivoluzione avvenga in modo responsabile ed etico” ha sottolineato.


    “Mosè presentò ai figli d’Israele una scelta: ‘Io pongo davanti a voi una benedizione e una maledizione’. Cerchiamo di sfruttare la nostra determinazione per fermare la maledizione dell’Iran e portare avanti le benedizioni di un nuovo Medio Oriente, ed evitiamo i pericoli dell’IA combinando l’intelligenza umana con quella artificiale, inaugurando così un futuro brillante per il nostro mondo” ha concluso.

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