
Profondo cordoglio ha colpito la comunità israeliana e in particolare gli abitanti di Bruchin, nella regione della Samaria, in seguito alla notizia della morte del neonato Ravid Chaim, figlio di Tze’ela Gez, 30 anni, tragicamente uccisa durante un attacco terroristico avvenuto qualche settimana fa.
Il piccolo, nato prematuramente con parto cesareo d’urgenza dopo che sua madre era stata gravemente ferita nell’attentato, è morto giovedì mattina in ospedale, come confermato dal Consiglio Regionale della Samaria. Le sue condizioni erano apparse critiche sin dal primo momento, e nonostante gli sforzi dei medici, non è riuscito a sopravvivere. Tze’ela Gez, residente a Bruchin, è stata uccisa a colpi di arma da fuoco da terroristi, mentre stava andando a partorire in ospedale insieme al marito Hananel.
Hananel, anche lui ferito nell’attacco, è riuscito a fermarsi a lato della strada e ha chiamato i soccorsi, cercando nel frattempo di fermare l’emorragia di Tze’ela nel tentativo disperato di salvarle la vita. Il Consiglio Regionale e i membri della comunità locale hanno espresso profondo dolore per la doppia tragedia. “Piangiamo oggi due anime innocenti. Tze’ela era una donna piena di vita e speranza e suo figlio Ravid Chaim rappresentava un fragile filo di continuità che ora ci è stato tolto”, ha dichiarato un portavoce della comunità. I funerali si svolgeranno nei prossimi giorni, e si prevede una grande partecipazione da parte dei residenti e dei leader religiosi e civili della zona.