Il Mondiale di calcio Under 20 non si disputerà in
Indonesia. Questa la decisione della Fifa, la Federazione internazionale di
calcio, dopo che la nazionale indonesiana – e quella irachena – si sono
opposte, per motivi politici, a scendere in campo con la squadra israeliana,
qualificata al torneo.
“A seguito dell’incontro tra il presidente, Gianni
Infantino, e il suo omologo alla guida della Federcalcio indonesiana, Erick
Thohir, la Fifa ha deciso, a causa delle circostanze attuali, di rimuovere
l’Indonesia come ospite della Coppa del Mondo Fifa U-20 2023”, comunica
l’organizzazione del calcio mondiale.
In questi ultimi giorni, inoltre, il Paese asiatico ha visto
manifestazioni contro la partecipazione dello Stato ebraico al Mondiale, alle
quali è seguita la decisione del Governatore di Bali, Wayan Koster, di
annullare il sorteggio del torneo. Il presidente indonesiano, Joko Widodo, in una dichiarazione
ha affermato di “essere triste e deluso” per la decisione della Fifa, che però
“deve essere rispettata. Non possiamo disperdere energie accusandoci l’un
l’altro. Siamo una grande nazione e dobbiamo guardare avanti, non indietro,
rendiamola una preziosa lezione per il nostro calcio”.
L’Indonesia, la più popolosa nazione a maggioranza musulmana, non ha formali
relazioni diplomatiche con Israele. E non è la prima volta che si rifiuta di
ospitare la squadra israeliana: nel 1962, ad esempio, impedì ai giocatori dello
Stato ebraico di partecipare ai Giochi Asiatici, che si disputarono comunque,
ma ne conseguì l’esclusione dell’Indonesia
dalle Olimpiadi di Tokyo 1964.