Diverse case sono state colpite stamane nei pressi della
cittadina di Kfar Saba, a nord di Tel Aviv, da un razzo sparato da Gaza, poco dopo
che nella zona erano risuonate le sirene di allarme. Dopo l’esplosione le case
hanno preso subito fuoco e attualmente risultano ferite 7 persone: un 59enne e
una donna di 30 anni sono in condizioni moderate, mentre il marito di lei, e i
loro figli, una ragazzina di 12 anni, un bimbo di 3 anni e uno di 6 mesi, hanno
riportato lievi ferite. Altre persone, secondo la stessa fonte, sono state
curate per attacchi di panico e piccole ferite riportate mentre correvano nei
rifugi.
E’ la prima volta che la zona, distante dalla Striscia,
viene raggiunta da razzi palestinesi provenienti da Gaza.
“Un attacco criminale contro Israele al quale reagiremo
con tutta la forza”, il primo commento del premier israeliano Benyamin
Netanyahu giunto da da Washington, dove si trova per incontrare il presidente
americano trump. Netanyahu ha deciso di tagliare la visita negli Stati Uniti e
di tornare in patria dopo l’incontro con il presidente americano.
Il leader di Hamas a Gaza, Yahnya Sinwar, ha cancellato una prevista
conferenza stampa e la leadership del movimento
islamico nell’enclave si e’ nascosta in attesa della risposta israeliana. Dieci giorni fa, due razzi sparati
da Gaza sono caduti su Tel Aviv senza provocare danni ne’ feriti: sono stati i
primi a cadere sulla citta’ dalla guerra del 2014. Israele ha risposto bombardando un centinaio di obiettivi
nell’enclave palestinese.
“Questo e’ un atto di aggressione deliberato e pericoloso
condotto da terroristi palestinesi, incoraggiati indubbiamente dalla compiacenza
del Consiglio delle Nazioni unite per i diritti umani”: lo afferma su Twitter
il portavoce del ministero degli esteri israeliano Emmanuel Nachshon,
riferendosi ad una recente condanna ad Israele giunta appunto dall’organizzazione
dell’Onu.