Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    Liberata la 13enne Hila Rotem, ma la madre resta in ostaggio

    Hila Rotem è una degli ostaggi liberati dai
    terroristi di Hamas sabato 25 novembre. Ha 13 anni e il 7 ottobre si trovava
    nel rifugio della sua casa nel Kibbutz Be’eri insieme alla madre Raya e ad una
    amichetta, Emily Hand. Tutte e tre sono state rapite dai terroristi e portate
    nella Striscia di Gaza.

    Hila ed Emily sono tra le tredici persone liberate
    sabato sera da Hamas nell’ambito della tregua militare che ha visto Israele
    liberare 39 prigionieri palestinesi e far entrare nella Striscia camion che
    trasportavano aiuti umanitari.

    Lo zio di Hila, Yair, intervistato alcuni giorni fa
    da Shalom ha raccontato che Hila si diverte a fare pedicure e manicure, adora
    mangiare il sushi e ama il kibbutz. Yair ha descritto la nipotina come una
    bambina dolce e naïve che ama giocare con gli animali. Hila ha tanti hobby,
    dallo skateboard a tiktok. La sera del 6 ottobre, prima del terribile attacco
    terroristico di Hamas, Hila aveva ospitato Emily Hand per un pigiama party tra
    amiche.

    Tra i prigionieri che Hamas avrebbe dovuto liberare
    vi era anche la madre di Hila, Raya, che tuttavia si trova ancora a Gaza.
    Secondo gli accordi, infatti, Hamas non avrebbe dovuto separare madri e figli.
    Dopo aver riabbracciato lo zio Yair, che nelle ultime settimane si è battuto
    nella speranza che la nipotina e la sorella tornassero a casa, Hila ha
    dichiarato alla stampa israeliana che è stata separata dalla madre due giorni
    prima di venire liberata dai terroristi.

    «Mamma è stata con me per tutto il periodo della
    prigionia. Hamas ci ha separate due giorni prima del mio rilascio. Le condizioni
    di mia madre erano buone. Stavamo insieme ad Emily. Hamas ci ha avvertite che
    c’è stata una interruzione dei combattimenti e che ci stavano liberando» ha
    spiegato Hila.

    Yair Rotem, anche lui sopravvissuto al massacro del
    kibbutz da parte dei terroristi, 
    parlando della sorella a Shalom ha detto che: «Mia sorella Raaya è una
    donna onesta. Non ha mai fatto del male a nessuno. Voleva sempre aiutare
    tutti».

    CONDIVIDI SU: