Il leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer, durante un suo intervento, ha chiesto una nuova elezione in Israele per sostituire il Primo ministro Benjamin Netanyahu, considerato “un grosso ostacolo alla pace”. Secondo Schumer, infatti, un’elezione è l’unico modo per consentire un processo decisionale sano e aperto sul futuro di Israele, in un momento in cui tanti israeliani hanno perso la fiducia nella visione e nella direzione del loro governo.
Nello Stato ebraico è stata immediata la reazione del mondo politico. Attraverso i suoi canali, il Likud, partito del premier Netanyahu, ha scritto che “Israele non è una repubblica delle banane, ma una democrazia orgogliosa della sua scelta”. L’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti, Michael Herzog, ha pubblicato su X la sua risposta alle dichiarazioni del leader della maggioranza Schumer. “Israele è una democrazia sovrana. – si legge nel post – È inutile, tanto più che Israele è in guerra contro l’organizzazione terroristica genocida Hamas”. “Commentare la scena politica interna di un alleato democratico è controproducente per i nostri obiettivi comuni”, ha scritto Herzog.
Sulla stessa linea anche l’ex premier Naftali Bennett, che attraverso una dichiarazione sui social ha affermato che “si oppone fermamente all’intervento politico esterno negli affari interni di Israele”. “Siamo una nazione indipendente, non una repubblica delle banane”, ha aggiunto.
“Con la minaccia del terrorismo in arrivo verso l’Occidente, sarebbe meglio se la comunità internazionale aiutasse Israele nella sua guerra, proteggendo così anche i suoi paesi”.
Anche Benny Gantz, membro del Gabinetto di guerra, ha commentato il discorso di Schumer: “Israele è una democrazia forte e solo i suoi cittadini determineranno la sua leadership e il suo futuro”.
Anche dall’opposizione sono arrivate dichiarazioni in merito, in particolare dal leader di Yesh Atid, Yair Lapid. Il discorso di Schumer, secondo Lapid “è la prova che, uno dopo l’altro, Netanyahu sta perdendo i più fedeli sostenitori di Israele”. “Ciò che è peggio, è che lo fa apposta. – ha accusato l’ex primo ministro – Netanyahu sta causando gravi danni allo sforzo nazionale per vincere la guerra e mantenere la sicurezza di Israele”.