
Una sopravvissuta alla Shoah è tra le vittime dell’attacco missilistico iraniano della scorsa settimana a Petah Tikva, in Israele. Si chiamava Yvette Shmilovitz, aveva 95 anni. A confermarlo le autorità israeliane, lo riporta Kan News.
“A nome di tutti i cittadini, mando un forte abbraccio alla famiglia e la sostengo in questo momento difficile. – ha affermato il sindaco di Petah Tikva, Rami Greenberg – Chiniamo il capo e piangiamo l’uccisione di quattro residenti della città, vittime dell’attacco missilistico iraniano. Cittadini amati, il cui unico peccato era quello di voler vivere una vita pacifica e sicura”.
Shmilovitz aveva partecipato al progetto “Good Hands” promosso dall’Autorità per i diritti dei sopravvissuti alla Shoah. L’organizzazione, riferendosi all’uccisione di Shmilovitz e di Bella Ashkenazi di Bat Yam, anche lei sopravvissuta alla Shoah, ha detto nel comunicato che “il percorso di vita delle persone che sono sopravvissute agli orrori della Shoah è stato interrotto in modo crudele, ma il loro messaggio di ricostruzione, di speranza e di resilienza continua a vivere tra noi, ed è così che le ricorderemo, come donne che hanno portato la luce”.
L’attacco missilistico a Petah Tikva ha ucciso anche Daisy Yitzhaki e i coniugi Yaakov e Desi Bello. Un’indagine preliminare condotta dall’Home Front Command ha rivelato che il missile balistico ha colpito direttamente il muro tra due ‘safe room’ dell’edificio residenziale: un colpo diretto che non ha lasciato alcuna possibilità all’infrastruttura di proteggerli.
Centinaia di residenti del quartiere colpito dal missile sono stati evacuati dalle loro case.