Il nuovo ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, ha mostrato ai giornalisti una foto di un razzo di Hezbollah posizionato all’interno di un edificio libanese, denunciando l’uso da parte del gruppo terroristico dei civili libanesi come scudi umani per colpire obiettivi in Israele. Danon è tornato a ricoprire il ruolo di Rappresentante permanente di Israele presso le Nazioni Unite, posizione che aveva già occupato dal 2015 al 2020. Membro del partito Likud, Danon ha ricoperto diversi incarichi governativi, tra cui quello di ministro della Difesa.
Fuori dall’Assemblea Generale, l’ambasciatore israeliano ha sottolineato la grave minaccia rappresentata da Hezbollah. “La loro totale mancanza di rispetto per la vita dei civili non solo minaccia Israele, ma tiene in ostaggio il popolo libanese, spingendo l’intera regione verso conflitti e caos,” ha affermato.
Pur ribadendo la preferenza di Israele per una soluzione diplomatica, Danon ha chiarito che tutte le opzioni restano sul tavolo. “Faremo tutto il necessario per riportare i nostri residenti al Nord. Se le altre misure non dovessero funzionare, l’obiettivo di ogni operazione sarà raggiungere la pace,” ha spiegato, sottolineando che Israele sta seguendo i consigli degli Stati Uniti per evitare un’escalation.
Rispondendo alle critiche di alcuni leader internazionali, Danon ha definito “vergognosi” i paragoni tra il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e Adolf Hitler fatti dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Ha poi esortato i leader europei a non limitarsi a dichiarare il loro sostegno al diritto di autodifesa di Israele, ma ad assumere una posizione più decisa contro le aggressioni di Hezbollah. Secondo Danon, il governo e il popolo libanese hanno ancora la possibilità di fermare l’azione del gruppo terroristico.