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    La straordinaria eredità di Alber Elbaz in mostra a Holon. Nell’esposizione anche un abito di Meryl Streep

    Nell’aprile del 2021, quando Alber Elbaz si è spento a causa del Covid-19, il mondo ha perso molto più di un semplice designer il cui raro talento era eguagliato solo dalla sua umiltà e umanità. Tuttavia, la sua eredità è tornata a casa e i visitatori potranno scoprirla assieme al racconto della sua straordinaria carriera attraverso un’esposizione a lui dedicata al Design Museum di Holon, dove lo stilista è cresciuto, in Israele. “Alber Elbaz: The Dream Factory” (fino a febbraio 2023) occupa l’intero ambiente museale: nove spazi della galleria pieni di fotografie, archivi mai visti prima che accompagnano la narrazione accanto ad una serie oggetti personali appartenuti al grande designer israeliano, che fu per anni il direttore creativo di Lanvin.


    Ya’ara Keydar, curatrice della mostra, assieme alla direttrice artistica e collaboratrice di lunga data di Elbaz Katy Reiss, ha presentato al mondo un’esposizione che prende vita e attraversa una cornice di luoghi geografici che hanno plasmato la vita di Elbaz: da Holon a Tangeri, da Parigi a New York. “Sotto la bacchetta magica di Katy, Holon si è trasformato in un pigiama party e Parigi in una sfilata di alta moda”, ha detto Keydar. Al di là dell’esposizione, la storia e l’evoluzione di Elbaz è un collage lungo un corridoio di 180 piedi ricco di illustrazioni di moda, citazioni, giocattoli d’infanzia e ricordi come ad esempio il suo astuccio. Le immagini in bianco e nero, inclusa quella di un bambino di sei anni con gli occhi scintillanti, precedono i ricordi della sua prolifica carriera lavorando con Geoffrey Beene, Guy Laroche, Yves Saint Laurent e Lanvin. Una scatola d’ombra custodisce persino il suo caratteristico papillon e gli occhiali “Alber” di Maison Bonne, insieme a un ditale appartenuto a Margit Singer, una sarta di Auschwitz sopravvissuta alla Shoah grazie alle sue abilità di cucito.

    Per costruire questa esposizione, Keydar ha lavorato a fianco di un team di collaboratori, tra cui Reiss, il curatore capo del museo Maya Dvash, la famiglia di Elbaz e il suo partner, Alex Koo. L’intento era creare un racconto toccante ma non nostalgico. “Alber avrebbe rabbrividito al pensiero di una retrospettiva”, condivide Reiss. “Mi ha sempre detto che voleva che le persone riuscissero a vedere l’amore per il suo lavoro. Volevamo che le persone attraversando un vortice di emozioni uscissero dalla mostra sorridendo”.

    In fondo al corridoio della mostra si fa strada il punto forte: un abito davvero drappeggiato di lamé dorato e firmato Lanvin: indossato da Meryl Streep nel 2012 mentre riceveva l’Oscar per “The Iron Lady”. Il vestito è stato inviato al museo dall’attrice stessa come simbolo di amicizia nei confronti di Elbaz. Un secondo abito Lanvin chiamato: “The Peace Dress” riempie un’enclave di specchi al piano di sopra. L’abito, ma soprattutto il suo nome, esprime tutta l’essenza che Elbaz vedeva nella moda: un mezzo per esprimere pace, speranza e amore. Infatti, nel 2018, lo stilista sognava un evento che potesse riunire il mondo del design per un bene superiore. E così fu: dopo la morte del designer, Koo e AZ Factory e Richemont si sono uniti per rendere quel sogno realtà. Il 5 ottobre 2021, 46 dei migliori stilisti del mondo si sono riuniti al Palais Galliera di Parigi per una sfilata di moda in memoria di Elbaz. L’evento, intitolato “Love Brings Love”, è stato reinventato con un nuovo formato multimediale per il Design Museum Holon. Gli ospiti vedranno molte delle originali creazioni couture da grandi nomi come: Margiela, McQueen, Ralph Lauren, Valentino e Versace. Tra questi anche Maria Grazia Chiuri della Maison Dior, che ha creato appositamente un abito ricamato a mano con illustrazioni stampate su seta.

    Nella galleria superiore, un’immagine sovradimensionata mostra Elbaz che fa capolino da dietro una tenda scura. Sebbene sia visibile solo una parte del suo viso, è facile vedere lo scintillio nei suoi occhi, proprio come la prima foto del ragazzo di Holon con il cuore pieno di sogni. “Alber era noto non solo per il suo talento unico e il suo approccio visionario alla moda, ma anche per la sua rara capacità di toccare il cuore delle persone”, spiega Keydar. “Speriamo di fare lo stesso e ispirare i visitatori a sognare”.

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