Messaggi di
solidarietà e aiuti concreti giungono prontamente da Israele alla Turchia dopo
il grave sisma di magnitudo 7,8 con epicentro vicino alla città di Gaziantep.
Quasi un migliaio i morti, oltre 5mila i feriti, migliaia di edifici crollati. Secondo
il presidente turco Tayyip Erdogan è stato il più grande disastro del paese dal
1939.
Il
terremoto ha interessato anche altri Paesi, come Siria, Libano, Cipro. In
Israele i residenti dell’area di Tel Aviv, Beit She’an e Gerusalemme hanno
riferito di aver sentito le scosse di assestamento. Secondo la CNN, la polizia
israeliana ha dichiarato di aver ricevuto più di 3.000 segnalazioni, ma senza feriti
o danni.
Sin dalla
prima mattina il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato la
preparazione di assistenza medica e di ricerca e soccorso per aiutare la
Turchia, mentre i ministri degli Esteri e della Difesa hanno già avviato i
contatti con i loro omologhi turchi e presto sarà inviata una delegazione.
In
particolare, il Ministro della Difesa Yoav Gallant ha riferito al collega di
Ankara Hulusi Akar che Israele sta con il popolo turco in questo momento
difficile. Il Ministro ha dichiarato che Israele è pronto a inviare squadre di
soccorso e aiuti, mandando anche le condoglianze alle famiglie colpite e indirizzando
preghiere ai feriti. Altro messaggio di vicinanza è arrivato dal Presidente
Isaac Herzog. “Lo Stato di Israele è sempre pronto ad assistere chi è in
difficoltà in ogni modo possibile. I nostri cuori sono con le famiglie in lutto
e con il popolo turco in questo momento doloroso”.
Le varie
organizzazioni militari e civili si stanno attrezzando. L’IDF, l’esercito
israeliano, ha dichiarato che si sta preparando a inviare una delegazione di
aiuti in Turchia, che sarà supervisionata dal Primo Ministro e dal Ministero
della Difesa.
L’organizzazione
nazionale di volontariato United Hatzalah si sta anch’essa preparando a inviare
una missione di soccorso, come ha affermato l’amministratore delegato Eli
Pollack: “Non appena abbiamo saputo dell’entità della distruzione e della
tragedia, abbiamo immediatamente iniziato a valutare la situazione e a
preparare una squadra avanzata per fornire soccorso a seguito del devastante
terremoto che ha causato la morte di centinaia di persone”.
Anche il Maghen
David Adom ha annunciato l’intenzione di inviare volontari e professionisti in
Turchia: “Il Maghen David Adom ha esperienza nella fornitura di aiuti nelle
zone disastrate, i nostri dirigenti stanno seguendo da vicino gli sviluppi del
terremoto e si stanno preparando a offrire ogni aiuto che possa essere
necessario”.
Come
riferiscono i principali giornali israeliani, il governo di Gerusalemme è
pronto a estendere i suoi aiuti anche alla Siria, anch’essa colpita dal
terremoto: un’importante apertura allo stato arabo, con cui persiste un
rapporto di ostilità e l’assenza di relazioni diplomatiche. Tuttavia, già
durante il sanguinoso conflitto civile che ha caratterizzato la Siria negli
ultimi anni, l’IDF ha condotto una massiccia operazione umanitaria per aiutare la
popolazione.