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    ISRAELE

    La Knesset sull’UNRWA: “Eternizza il problema dei rifugiati palestinesi”

    La Knesset ha recentemente approvato due leggi che pongono fine alle attività dell’UNRWA nei territori sotto controllo israeliano, inclusa Gerusalemme Est. I provvedimenti, promossi dal presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa Yuli Edelstein, sono stati definiti “storici”, con l’obiettivo di “eliminare uno dei bracci del terrore che agisce sotto l’egida dell’ONU”. Le leggi hanno ricevuto un ampio consenso, con votazioni di 92 favorevoli e 10 contrari per il primo provvedimento, e 87 a 9 per il secondo.
    Edelstein ha accusato l’UNRWA di “eternizzare” il problema dei rifugiati palestinesi; ha poi rilevato come alcuni dipendenti dell’agenzia abbiano partecipato agli attacchi di Hamas del 7 ottobre, ricoprendo anche ruoli di comando. Il deputato ha inoltre criticato i programmi scolastici dell’UNRWA, sostenendo che incitino all’odio contro Israele.
    Le nuove leggi vietano all’UNRWA di gestire istituzioni, offrire servizi o svolgere attività in Israele, sia direttamente sia indirettamente. Viene inoltre dichiarato nullo il trattato del 1967 tra Israele e UNRWA, e le autorità israeliane non potranno mantenere contatti con i rappresentanti dell’agenzia entro tre mesi dall’entrata in vigore delle leggi.
    La decisione è stata accolta con entusiasmo da numerosi parlamentari israeliani. Boaz Bismuth, deputato del Likud, ha affermato: “L’UNRWA non è un’agenzia per i rifugiati, è un’agenzia di supporto ad Hamas”. Yulia Malinovsky di Yisrael Beytenu ha dichiarato con soddisfazione: “È finita, l’UNRWA è fuori dal nostro territorio”. Edelstein ha aggiunto che si tratta di “una mossa storica e significativa per la sicurezza del Paese”.
    A livello internazionale, le reazioni sono state immediate. Ministri degli Esteri di diversi Paesi, tra cui Canada, Francia e Germania, hanno espresso “grave preoccupazione” per le possibili implicazioni umanitarie della legge, soprattutto nel contesto del conflitto in corso a Gaza. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Matthew Miller, ha avvertito che potrebbero esserci conseguenze per Israele, mentre il Segretario di Stato Antony Blinken ha sottolineato che la legislazione potrebbe influire sugli aiuti militari statunitensi a Israele. Da parte sua, l’UNRWA ha descritto la legislazione come “un pericoloso precedente” e una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale.
    In risposta, l’Ufficio del Primo Ministro israeliano ha dichiarato che Israele è pronto a collaborare con i partner internazionali, al fine di garantire che gli aiuti umanitari continuino a raggiungere i civili a Gaza senza compromettere la sicurezza del Paese.

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