Le Olimpiadi di Tokyo sono finalmente alle porte, l’emozione è grande per tutti i partecipanti, veterani e promesse. Israele sarà presente con 89 atleti, 54 uomini e 35 donne, che gareggeranno in 15 sport, una delle 30 maggiori delegazioni. La ragione di questa presenza così massiccia, doppia rispetto ai Giochi Olimpici di Rio de Janeiro del 2015, è dovuta al grande lavoro di preparazione svolto gli anni scorsi e agli ottimi risultati ottenuti negli eventi che garantivano ai migliori atleti la qualificazione diretta alle Olimpiadi.
Tra gli aspiranti al podio spiccano dieci ginnasti tra essi Alex Shatilov, alla sua terza Olimpiade, e la ventiduenne Linoy Ashram, che nella specialità della ritmica spera di bissare la medaglia d’oro ottenuta ai Campionati Europei a novembre 2020.
Ori Sasson, judoka che ha vinto la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nella categoria oltre 100 kg è determinato a migliorarsi ma sarà interessante seguire l’altro judoka Peter Paltchikil che gareggerà nella categoria 90-100 kg. Peter ha vinto l’oro ai campionati Europei di Praga del 2020 e il bronzo a gennaio all’International Judo Federation’s (IJF) 2021 World Judo Masters di Doha, in Qatar. La sua vita è stata irta di difficoltà fin dalla nascita, a Yalta in Crimea, con gravi problemi ossei. A nove mesi ha fatto l’Alyà con la madre che ha deciso di lasciarlo quando aveva nove anni per trasferirsi negli Stati Uniti affidandolo ai nonni. Peter è un atleta dall’encomiabile determinazione, non ha saltato un giorno di allenamento durante il lockdown facendosi seguire online dai suoi allenatori e preparatori riuscendo così a presentarsi all’appuntamento olimpico in grande forma.
Ashlee Bond, 36 anni, è nata in Florida, si è trasferita in Israele nel 2018 con una lunga carriera sportiva alle spalle, è tra le quattro atlete che parteciperanno alle gare di equitazione. Avrà nella figlia una grande fan, che vuole vedere la mamma eccellere.
Ksenia Olegovna Polikarpova trentenne russa, giocherà nella squadra di badminton. Dal 2017 è diventata israeliana dopo aver vinto con la nazionale della Russia la medaglia di bronzo ai campionati europei Juniores di Milano.
Volti e storie con un unico denominatore comune: la voglia di vincere.