Mentre Israele
piange le sue vittime, il Ministro della difesa Binyamin Gantz, ha ordinato il
dispiegamento di 1.000 soldati per rafforzare la polizia dopo gli attacchi
terroristici degli ultimi giorni. Le truppe verranno inviate in Cisgiordania e
in altre città israeliane, un piano realizzato per poter garantire la sicurezza
sia all’interno d’Israele che all’esterno. Gli attacchi terroristici, avvenuti
questa settimana, il primo domenica notte a Hedera, in cui hanno perso la vita
due soldati di frontiera; e l’altro martedì notte a Bnei Brak, in cui sono
rimaste uccise cinque persone, sembrano essere l’ennesimo attacco palestinese volto
ad intimorire la società israeliana. Con lo scopo di uccidere senza riserve
civili innocenti.
Grandi folle
hanno riempito le strade di Bnei Brak mercoledì mattina per i funerali di due, delle
cinque vittime dell’attacco terroristico di martedì. Cinque persone in totale
sono state uccise martedì sera quando il terrorista, Diaa Hamarsheh, 26 anni,
ha scatenato una furia mortale nel sobborgo ultraortodosso di Tel Aviv.
Tre delle
vittime sono state nominate agente di polizia Amir Khoury, 32 anni, Ya’akov
Shalom, 36, e Avishai Yehezkel, 30. La polizia ha confermato successivamente
che le due vittime, inizialmente sconosciute, erano cittadini stranieri provenienti
dall’Ucraina. I due, di 23 e 32 anni, sono stati uccisi mentre sedevano fuori da
un negozio di alimentari in Bialik Street.I due uomini non sono stati
identificati formalmente e non è chiaro da quanto tempo si trovassero nel paese.
Gantz ha
affermato che l’establishment della difesa si concentrerà sulla localizzazione
di potenziali aggressori sui social media, sventando i possibili tentativi dei
palestinesi di entrare illegalmente in Israele e interrompendo gli accordi
sulle armi. “L’IDF è preparato per una serie di possibili scenari, sta
agendo e agirà come necessario per mantenere la tranquillità quotidiana dei
residenti israeliani”, ha detto il capo dell’IDF Aviv Kohavi durante la
riunione, secondo quanto riportato da una dichiarazione.
Il ministro
degli Esteri Yair Lapid, nel frattempo, ha esortato gli israeliani a non
lasciare che la rabbia per la recente ondata di attacchi terroristici divida la
società, sostenendo che la divisione e la tensione degli israeliani sono tra
gli obiettivi dei terroristi. “L’obiettivo del terrorismo non è solo
quello di colpire gli innocenti, ma di farci odiare e metterci gli uni contro
gli altri. Minare e separare la società israeliana dall’interno. I terroristi
vogliono vedere violente rivolte nelle strade di Israele”, ha continuato
Lapid. “Non lasceremo che i terroristi
determinino la nostra politica e non lasceremo che i terroristi ci facciano a
pezzi dall’interno – ha proseguito il Ministro – Di fronte alle immagini
difficili, dobbiamo unirci e mantenere l’autocontrollo”. Ha terminato
Lapid.