Il report pubblicato da Rescuers Without Borders, associazione
fondata nel 2000 con l’obiettivo di creare un’infrastruttura civile di risposta
alle emergenze in Giudea e Samaria, nei primi sei mesi del 2023 ha registrato
3.640 attacchi terroristi di matrice palestinese, inclusi 2.118 casi di lancio
di pietre, 799 attacchi con bombe molotov, 18 tentativi di accoltellamento e
sei speronamenti. Inoltre, il numero di sparatorie ha già superato il totale
dello scorso anno, con 101 casi di sparatorie contro i civili israeliani.
I dati riportati dal servizio d’emergenza israeliano non includono
gli attacchi al personale di sicurezza durante le operazioni antiterrorismo nei
villaggi palestinesi.
Da gennaio, 28 persone sono state uccise dal terrorismo palestinese,
mentre 362 sono i feriti, ha affermato l’organizzazione. Tra le vittime, anche
due israeliani morti per le ferite riportate in attentati avvenuti negli anni
scorsi, come nel caso di Shimon Maatuf, morto a febbraio per le gravi ferite
subite in un attacco terroristico nel 2022, e Chana Nachenberg, morta il mese
scorso dopo essere stata in coma per 22 anni per le ferite riportate
nell’attentato alla pizzeria Sbarro nel 2001.
Rescuers Without Borders ha pubblicato il suo report semestrale in
un periodo in cui si sta registrando un escalation negli attentati a
Gerusalemme e nella regione di Giudea e Samaria.
La settimana scorsa le forze di sicurezza israeliane hanno
sventato un possibile attacco terroristico al checkpoint di Shuafat a nord-est
di Gerusalemme, arrestando un ragazzo palestinese di 14 anni che aveva con sé
un coltello. Lunedì, terroristi palestinesi hanno lanciato pietre contro i
veicoli nel nord della Samaria, ferendo almeno quattro civili israeliani, tra
cui una donna in fase avanzata di gravidanza. Almeno tre auto sono state prese
di mira nell’attacco, che ha avuto luogo sulla Route 55 vicino a Ma’ale
Shomron, hanno detto funzionari medici. Mentre il giorno prima, un israeliano è
stato colpito e ferito gravemente, e le sue due figlie sono rimaste leggermente
ferite, in una sparatoria vicino allo svincolo di Tekoa a Gush Etzion. Secondo
l’IDF, il terrorista ha aperto il fuoco da un veicolo di passaggio su
un’autostrada a circa 15 chilometri a sud di Gerusalemme.
Dopo una caccia all’uomo durata ore, le forze di sicurezza hanno
arrestato l’attentatore, che si era barricato all’interno di una moschea.