Tanti invitati per un matrimonio programmato da tempo in una location di Haifa. Un desiderio di una giovane coppia di israeliani, Aviram Afota e Shani Vaknin, che l’incessante lancio di missili da parte di Hezbollah ha però dissolto, costringendoli ad annullare il lieto evento.
Tuttavia, Aviram e Shani non hanno perso la speranza e sono riusciti a ripianificare le nozze in una sinagoga a Nahariya, nel nord d’Israele, a circa 10 chilometri dal confine con il Libano. Un matrimonio last minute: poche ore per trovare un truccatore, un event designer, un DJ e un catering e alla fine gli sposi sono stati raggiunti anche da 70 persone, tra familiari e amici. “Queste non saranno nozze tristi perché coloro che devono essere qui, ora sono proprio accanto a noi. – ha detto lo sposo, come riporta Ynet – Certamente, sarebbe stato più gioioso essere in una sala con tutti i nostri amici e la famiglia intera, ma festeggeremo con loro più avanti. La chuppah di oggi è il nostro modo di rispondere a Hezbollah, proprio qui a Nahariya”.
La coppia ha anche auspicato il ritorno degli ostaggi israeliani e la sicurezza dei soldati dell’IDF.
Il padre e il fratello maggiore di Shani fanno parte della squadra di allerta locale del moshav di Shomera, mentre un altro fratello, tornato di recente da Gaza, presta servizio come comandante di plotone nella Brigata Golani. “Stiamo attraversando un momento difficile, ma siamo qui e ringraziamo Dio perché stasera possiamo stare sotto la chuppah e perché nostra figlia sta iniziando la sua vita matrimoniale in Israele. – ha detto la madre di Shani, Ayelet Chen Vaknin. Questa è la nostra forza, la forza del popolo di Israele: siamo qui contro Nasrallah e Hezbollah. – e ha aggiunto – Non ci toglieranno la gioia. Prego per il ritorno di tutti gli ostaggi sani e salvi e che i nostri soldati tornino presto a casa”.