Alto stato di allerta in Israele, per timori di rappresaglie dall’Iran, dopo l’uccisione del potente generale iraniano Qassem Soleimani a Baghdad, in un raid americano. Lo ha annunciato l’esercito israeliano (Idf) in un tweet, riferendo anche della decisione di chiudere ai visitatori l’accesso al monte Hermon, sulle alture del Golan. “Considerata la situazione e’ stato deciso di chiudere oggi ai visitatori il monte Hermon”, si legge nel tweet, “non ci sono direttive ulteriori per i residenti del Golan”. Intanto, il ministro della Difesa israeliano, Naftali Bennet, ha tenuto un incontro con i vertici della sicurezza e dell’esercito per capire come gestire le possibili conseguenze per Israele dell’uccisione di Soleimani. Il premier Benjamin Netanyahu riceve aggiornamenti continui sulla situazione; al momento, il capo di governo si trova in Grecia in visita ufficiale e la sua agenda rimane invariata, scrive il Jerusalem Post. Come misura precauzionale, il ministero degli Esteri e i funzionari della sicurezza hanno posto in stato di massima allerta ambasciate e consolati israeliani in tutto il mondo, per timori di attacchi.