L’IDF ha deciso di sospendere temporaneamente il congedo per le unità combattenti. La decisione è arrivata poco prima che il capo della direzione dell’intelligence militare dell’IDF, Aharon Haliva, avvertisse il Gabinetto di Sicurezza del fatto che Israele dovrà affrontare “giorni complessi” a causa delle crescenti minacce dell’Iran.
Mercoledì l’esercito ha annunciato inoltre il richiamo dei riservisti per rafforzare lo spiegamento dei sistemi di difesa aerea. Chiamata che è stata estesa nelle scorse ore anche all’intelligence militare e al comando del Fronte Interno. “L’IDF è in guerra e lo spiegamento delle forze viene costantemente rivisto in base alle esigenze” ha affermato l’esercito attraverso una nota stampa.
I comuni di Tel Aviv e Herzliya hanno esortato i cittadini a predisporre l’illuminazione di emergenza in caso di interruzione prolungata di corrente, qualora dovesse iniziare un attacco.
Lo Stato ebraico è in massima allerta dall’inizio di questa settimana, dopo che un attacco a Damasco, attribuito a Israele, ha ucciso un alto comandante iraniano delle Guardie Rivoluzionarie. L’Iran ha promesso di vendicare la morte del generale Mohammad Reza Zahedi, una minaccia che le forze di sicurezza israeliane hanno preso sul serio. Anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi ha minacciato Israele. “Questo crimine non passerà senza una risposta. Il nemico sionista dovrebbe sapere che il fronte della resistenza si sta rafforzando sia in termini di potere che di odio verso il nemico”, ha detto.