Un gruppo composto da cinque ex veterani della guerra d’Indipendenza del
1948 ha fatto sentire la propria voce contro il film giordano “Farha”. Questa
pellicola ritrae i soldati delle forze di difesa israeliane mentre giustiziano
bambini e neonati palestinesi a sangue freddo, mistificando la realtà. Gli
uomini hanno chiesto a Netflix di rimuovere il film dalla piattaforma con
effetto immediato. “Siamo sopravvissuti alla Shoah e abbiamo difeso
con orgoglio il nostro Paese. Togliete quel film diffamatorio”, hanno
gridato i cinque ex soldati. L’Israel Law Center ha prontamente inviato una
lettera di avvertimento a Netflix per conto dei veterani, appellandosi ad una
potenziale violazione delle leggi israeliane sulla diffamazione.
Il gruppo degli ex soldati è composto da Oded Negbi, 96 anni, che ha
prestato servizio nella Brigata Givati e ha combattuto molte battaglie nel
Negev e Giaffa; Eitan Yavzory, 92 anni, del Kibbutz Afikim, che ha combattuto a
Gush Etzion e nel Negev; Ezra Yachin, 94 anni, che ha combattuto a Gerusalemme;
il tenente colonnello Ze’ev (Tibi) Ram, 92 anni, sopravvissuto alla Shoah, che
dopo aver perso tutta la sua famiglia ad Auschwitz, si arruolò nella Brigata
Golani allo scoppio della Guerra d’Indipendenza; il 91enne Prof. Benny Arad, un
veterano dell’Haganah, che ha combattuto nella Guerra d’Indipendenza e ha
servito come ufficiale dell’IDF per molti anni. Non solo, Arad, essendo
fisico di professione, è stato uno dei fondatori del Dipartimento di Fisica
Sperimentale presso il Centro di Ricerca Nucleare del Negev.
“È un film antisemita. Quando ne ho sentito parlare, sono rimasto
sconvolto. Al pensiero che questo film potesse esser visto da tutto il mondo,
ho capito che non potevo rimanere in silenzio, dovevo alzarmi e protestare. Ho
chiamato mio figlio che ha contattato il centro legale israeliano”, ha
detto Arad.
“Personalmente, non guardo la televisione. Ma quando veniamo diffamati
in questo modo, non è possibile lasciar correre. Il mondo non sa cosa sia
l’IDF, e tutto quello che abbiamo affrontato. Quindi in molti potrebbero
pensare che le bugie che il film mostra siano la verità. Tutto ciò che abbiamo
fatto è stato difendere il nostro paese, la nostra nazione e il nostro Stato
nascente”.
Anche Negbi condivide anche la sua frustrazione per la pellicola, e per
come questa abbia descritto in modo irreale i soldati israeliani. “La vita
che ho vissuto accanto agli arabi era completamente diversa. Quando ho sentito
parlare di quel film, ho avuto un brivido. Nella mia vita ho sempre affrontato
difficoltà. Mia madre mi ha insegnato ad aiutare sempre gli arabi vicini.
L’idea stessa di fare del male a un bambino arabo era lontana dalle nostre
menti. È pura calunnia” ha aggiunto Negbi.
Il film “Farha” è stato creato dal regista e sceneggiatore giordano Darin
J. Salam e racconta la “Nakba” dal punto di vista di una ragazza
araba, di nome Farha, che si nasconde nel seminterrato della sua casa e osserva
gli israeliani che conquistato il suo villaggio abusando e maltrattando gli
arabi. Il presidente dell’Israel Law Center, l’avvocato Nitsana
Darshan-Leitner, ha spiegato: “Netflix-Israel non deve cooperare con il
grave incitamento e la campagna di delegittimazione contro i veterani della
guerra d’indipendenza israeliana. In una delle scene, i soldati israeliani
giustiziano una famiglia di rifugiati, compreso un bambino. Ciò travisa la
realtà e costituisce una grave violazione della legge sulla diffamazione.
Facciamo dunque appello a Netflix-Israele, a nome di quei combattenti che hanno
difeso il nostro paese, alcuni di loro dopo essere sopravvissuti all’inferno
della Shoah, per la rimozione immediata del film”.