Il colosso della moda H&M in Israele ha denunciato di essere stato preso di mira da un gruppo di hacker iraniani, che lo hanno minacciato di diffondere 110 GB di dati dei clienti, sottratti dai suoi server. Lo riporta il sito Times of Israel.
Si ritiene che il gruppo di hacker, identificato come N3tw0rm, sia affiliato al gruppo Pay2Key collegato all’Iran, che in passato era riuscito ad hackerare le Israel Aerospace Industries e la società israeliana di sicurezza informatica Portnox.
In seguito a questi attacchi il National Cyber Directorate (INCD) ha dichiarato in un comunicato che il gruppo di hacker installa ransomware nelle reti delle sue vittime, consentendo di venire in possesso di dati dai server. Il gruppo, poi, minaccia di far trapelare dati aziendali, quindi richiede Bitcoin come pagamento di riscatto. Inoltre, come riferito dall’INCD, questa settimana si aspettano attacchi coordinati contro Israele per celebrare l’annuale Giornata iraniana del Quds e la fine del mese sacro musulmano del Ramadan. Questi attacchi, previsti intorno al 7 maggio, saranno coordinati da hacker anti-israeliani in tutto il mondo sotto il nome di #OPJerusalem e cercheranno di diffondere messaggi di propaganda.
L’Iran ha istituito il Quds Day nel 1979 e viene celebrato con discorsi anti-israeliani, azioni e minacce per “liberare” Gerusalemme dal controllo israeliano. Quest’anno il Quds Day cade vicino a Yom Jerushalaim, giorno del calendario ebraico, che segna l’unificazione di Gerusalemme, avvenuta dopo la Guerra dei Sei Giorni nel 1967, che cadrà il prossimo 10 maggio.