Skip to main content

Ultimo numero Novembre – Dicembre 2024

Scarica il Lunario 5785

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE: GANTZ ELETTO PRESIDENTE DELLA KNESSET

    Il leader di Blu e Bianco Benny Gantz è stato eletto presidente della Knesset, il parlamento israeliano, nel quadro di un’intesa con il premier Benjamin Netanyahu. Gantz è stato eletto con i voti di 74 parlamentari e 18 voti contrari. Stando a quanto riporta la stampa israeliana, Gantz dovrebbe dimettersi non appena verrà formato un governo di unità nazionale per essere sostituito nell’incarico da un parlamentare del Likud. L’intesa con il partito di Natanyahu prevede che Gantz rivesta l’incarico di ministro degli Esteri per 18 mesi, quando Netanyahu gli lascerà il posto di premier. “Ha vinto la democrazia”: queste le prime parole di Benny Gantz dopo essere stato eletto presidente del Parlamento israeliano, una scelta fatta “per unire, non per dividere”. Ora e’ il momento di un governo di unita’ d’emergenza, ha aggiunto. La sua nomina ha prodotto una spaccatura insanabile all’interno della sua coalizione Blu e Bianco, che si e’ divisa, con l’abbandono da parte dei due partiti Yesh Atid di Yair Lapid e Telem di Moshe Ya’alon. Israele “viene prima di tutto”, ha rivendicato il nuovo presidente della Knesset, assicurando che non fara’ “compromessi sui principi per i quali ha votato un milione di cittadini”

    Benny Gantz ha lanciato un appello per la formazione di un governo di unità nazionale che gestisca la crisi provocata dall’epidemia di coronavirus nel Paese. “Viviamo delle circostanze eccezionali che richiedono delle decisioni eccezionali”, ha dichiarato Gantz nel suo primo discorso da presidente della Knesset

    La presidenza della Knesset era rimasta vacante dopo che la Corte Suprema ha costretto alle dimissioni Yuli Edelsteon, un alleato di Netanyahu, colpevole di aver di fatto paralizzato i lavori dell’aula permettendo in tal modo al premier uscente di rimanere al governo per il disbrigo degli affari correnti. 

    CONDIVIDI SU: