Il ministero delle Comunicazioni israeliano fornirà ai suoi cittadini nei paesi al confine al Sud, al Nord e in Giudea e Samaria, dei telefoni satellitari, che serviranno per le chiamate in caso di emergenza, come eventuali attacchi.
Infatti, lo scorso 7 ottobre, in seguito all’interruzione dell’elettricità nella zona, sebbene alcuni sistemi cellulari e di comunicazione siano sopravvissuti all’attacco di Hamas e abbiano continuato a funzionare grazie ai generatori vicini, le reti cellulari si sono interrotte dopo poche ore. Da quel momento i team di sicurezza hanno avuto difficoltà a comunicare tra loro, le sale operative sono state isolate e alcuni residenti nascosti nelle stanze sicure hanno perso il contatto con il mondo esterno.
“Gli eventi del 7 ottobre”, ha sottolineato il vicecapo del Consiglio regionale di Sha’ar Hanegev, “ci hanno insegnato quanto sia difficile operare quando le comunicazioni si bloccano. Senza comunicazione, non abbiamo alcun senso di sicurezza o protezione”.
Secondo quanto riporta Ynet, il ministero ha acquistato 450 telefoni satellitari. La metà dei dispositivi è stata distribuita la settimana scorsa ai consigli regionali di Eshkol, Sha’ar Hanegev, Ashkelon Coast e Sdot Negev. Il resto dovrebbe arrivare a metà gennaio.
“Abbiamo capito immediatamente che, nel caso di un attacco su larga scala, dobbiamo fornire alternative alle autorità locali, alle sale operative, alle hotline di emergenza e ai coordinatori militari un canale di comunicazione costante con il mondo esterno” ha affermato il direttore generale del Ministero delle Comunicazioni, Maimon Shamila.
Ciascuna autorità locale avrà a disposizione due dispositivi, più uno aggiuntivo per il coordinatore locale della sicurezza militare. L’obiettivo è aiutare le figure chiave a rimanere in contatto e mantenere la capacità operativa anche quando le comunicazioni sono interrotte.