Il colonnello Yoav, comandante dell’Unità 8200 dell’esercito israeliano, ha rivelato che durante l’operazione “Guardiani delle Mura” nel maggio 2021 il suo reparto è stato in grado di utilizzare il suo sistema di intelligenza artificiale (IA) per identificare due comandanti delle unità missilistiche di Hamas e diversi terroristi a Gaza.
“I nostri strumenti di data science e IA hanno notevolmente aumentato la nostra capacità di contrastare gli attacchi terroristici”, ha affermato durante la AI Week, una conferenza organizzata dall’Università di Tel Aviv
Il colonnello ha anche sottolineato che in dieci giorni l’intelligence è stata in grado di creare una banca dati con 200 nuovi target. “Durante l’operazione l’unità è riuscita ad aggiornare e potenziare il sistema circa 150 volte, migliorando così le capacità nel campo di battaglia e mantenendo uno standard elevato” ha aggiunto.
“Uno degli strumenti più significativi che abbiamo costruito e stiamo utilizzando oggi, è un programma che è in grado di localizzare persone pericolose sulla base dell’input di un elenco di persone precedentemente incriminate. – ha spiegato – Il software può completare questo processo in pochi secondi. In passato, avrebbe richiesto settimane e centinaia di feedback”.
Quest’ultimo sistema d’intelligenza artificiale si aggiunge a quelli sviluppati precedentemente dall’IDF: “Gospel”, che genera raccomandazioni per le truppe dell’intelligence militare, e che fornisce poi i dati necessari per colpire chirurgicamente gli obiettivi con l’aviazione; e “Alchemist”, che attraverso l’IA e il Machine Learning avvisa le truppe sul campo di battaglia di possibili attacchi di Hamas o della Jihad Islamica palestinese. Questo software è in dotazione ai comandanti che ricevono le informazioni in tempo reale su un tablet.