Il gabinetto di sicurezza israeliano, convocato d’urgenza dal Primo ministro Benjamin Netanyahu insieme al ministro della Difesa Benny Gantz, ha autorizzato le Forze di Difesa Israeliane a reagire con forza, nel caso in cui venissero lanciati contro Israele altri razzi dalla Striscia di Gaza. I funzionari militari, inoltre, hanno presentato una serie di potenziali piani operativi in risposta ad ulteriori attacchi missilistici. Lo riporta in un ampio articolo il Times of Israel.
Nei giorni scorsi Israele ha subito una pioggia di circa 40 razzi, molti dei quali intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. L’aviazione israeliana ha reagito colpendo a Gaza le postazioni militari di Hamas, responsabile degli attacchi. I gruppi terroristici – il Fronte popolare per la liberazione della Palestina e Fatah – hanno tentato di giustificare il lancio dei razzi come conseguenza a diverse notti di disordini in strada tra palestinesi, ebrei e forze dell’ordine a Gerusalemme est. Israele, inoltre, ha deciso la completa chiusura della zona di pesca offshore di Gaza.
Il ministro della Difesa Benny Gantz ha incontrato il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente Tor Wennesland per discutere dell’escalation di violenza. Il ministro Gantz ha espresso in una dichiarazione “l’urgenza della cessazione immediata della violenza da Gaza” e ha ribadito l’impegno incrollabile di Israele di proteggere i suoi cittadini e la sua sovranità.
I funzionari israeliani hanno riaffermato a Tor Wennesland che la chiusura della zona di pesca di Gaza è stato l’ultimo tentativo di una risposta non militare al lancio di razzi e hanno anche sottolineato che Israele non si lascerà trascinare dai problemi interni e dalle sfide che si trovano ad affrontare in vista delle elezioni dell’Autorità Palestinese in programma nel mese di maggio.