
Con una dichiarazione registrata e diffusa mercoledì sera, il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato l’approvazione ufficiale di un accordo sul gas naturale con l’Egitto, definito dal governo come il più grande nella storia dello Stato di Israele. Il valore complessivo dell’intesa è stimato in circa 112 miliardi di shekel, di cui 58 miliardi entreranno direttamente nelle casse dello Stato israeliano.
Secondo quanto spiegato da Netanyahu, il gas sarà fornito all’Egitto attraverso il giacimento di Leviathan, con la partecipazione della compagnia americana Chevron e di partner israeliani. Nei primi quattro anni, le entrate per Israele ammonteranno a circa mezzo miliardo di shekel all’anno, a causa degli investimenti iniziali delle aziende nello sviluppo delle infrastrutture. In seguito, le entrate annuali dovrebbero salire fino a circa 6 miliardi di shekel.
“Queste risorse rafforzeranno l’istruzione, la sanità, le infrastrutture, la sicurezza e il futuro delle prossime generazioni”, ha dichiarato il primo ministro. Netanyahu ha inoltre sottolineato che l’accordo consolida lo status di Israele come potenza energetica regionale, contribuisce alla stabilità dell’area e incentiva ulteriori investimenti nella ricerca di gas nelle acque economiche israeliane.
Dietro le quinte, l’intesa è maturata dopo forti pressioni dell’amministrazione Trump, che ha sollecitato Israele ad approvare l’accordo come parte di uno sforzo più ampio per rafforzare i rapporti con l’Egitto nel periodo successivo alla guerra a Gaza. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi aveva già approvato l’accordo a luglio, nonostante critiche interne e internazionali, mentre il via libera israeliano è arrivato dopo cinque mesi di rinvii.
Fonti americane hanno chiarito che Washington è disposta a facilitare un incontro tra Netanyahu e al-Sisi solo dopo la firma dell’accordo. Netanyahu punta a una riunione trilaterale con al-Sisi e il presidente Trump entro la fine del mese a Mar-a-Lago, anche se, secondo fonti egiziane, Il Cairo chiede ulteriori passi concreti da parte di Israele per l’attuazione dell’intesa e per la conclusione della guerra a Gaza.
Come parte del quadro strategico, Israele fornirà circa il 25% dell’elettricità dell’Egitto. Chevron ha accolto con favore l’approvazione dell’accordo, definendolo una “pietra miliare significativa” e sottolineando che esso riflette la forte partnership con Israele e l’impegno comune per la sicurezza energetica dello Stato e dell’intero Mediterraneo orientale.
Netanyahu ha concluso ricordando le forti opposizioni del passato allo sviluppo del gas: “Ci dicevano che avrebbe distrutto l’economia. Oggi è chiaro che l’estrazione del gas dal fondo del mare ha portato una enorme benedizione a Israele” e ribadisce: “Ci saranno altre buone sorprese!”.












