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    Israele allenta i limiti ai viaggi internazionali

    Dopo il divieto d’ingresso imposto ai
    turisti lo scorso novembre per prevenire la diffusione della variante Omicron, Israele
    eliminerà la maggior parte delle restrizioni ai viaggi internazionali, ammettendo
    solamente stranieri vaccinati o guariti dal Coronavirus. La misura entrerà in
    vigore il 9 gennaio. Di seguito, le nuove regole:

    VIAGGIATORI VACCINATI O GUARITI
    PROVENIENTI DA PAESI A BASSO RISCHIO

    Prima di partire,
    i viaggiatori vaccinati/guariti dal Covid e provenienti da Paesi a basso
    rischio dovranno compilare una richiesta di ingresso online e mostrare il
    risultato negativo di un tampone PCR (molecolare) negativo per salire a bordo
    del volo. Una volta atterrati in Israele, saranno sottoposti al medesimo test e
    dovranno attendere la risposta in isolamento. Qualora risulti negativo, saranno
    liberi di uscire.

    Via libera, quindi, ai turisti –
    vaccinati o guariti – dei paesi “arancioni” designati da Israele. Il Ministero
    della Salute ha raccomandato che Sudafrica, Nigeria, Spagna, Portogallo,
    Francia e Canada, attualmente tra i sedici Stati bollati come “rossi”,
    passino allo status “arancione”. Inoltre, alcuni degli Stati in precedenza vietati ai viaggi per gli israeliani saranno rimossi
    dall’elenco, tra cui Australia, Italia e Irlanda.

    INGRESSO VIETATO

    Resta vietato l’ingresso per
    cittadini provenienti da Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti, Etiopia, Regno
    Unito, Tanzania, Messico, Svizzera e Turchia. I visitatori di questi paesi dovranno
    avere un permesso speciale da parte di un comitato israeliano per accedere nel Paese.

    CITTADINI ISRAELIANI

    A partire dalla
    mezzanotte di lunedì 9 gennaio, gli israeliani vaccinati di ritorno da altri Paesi
    saranno sottoposti a un test molecolare e dovranno attendere in quarantena
    l’esito del tampone.
    I cittadini non vaccinati che tornano dovranno rimanere in quarantena per
    14 giorni, con la possibilità di ridurre il periodo di isolamento a una
    settimana se il test molecolare risulti negativo. Coloro che si rifiutano di sottoporsi al test molecolare saranno obbligati alla
    quarantena per due settimane.

    “Questa è la mossa giusta – ha detto il
    ministro del Turismo Yoel Razvozov – Ringrazio i ministri che hanno compreso le
    preoccupazioni dell’industria del turismo e hanno convenuto con me che il danno
    arrecato ad essa è stato maggiore di qualsiasi beneficio che si potesse
    ottenere. I vaccini sono la migliore risposta alla pandemia e la popolazione
    vaccinata ha il diritto di una vita normale”.

    L’annuncio
    di Bennett è arrivato dopo un rapporto degli esperti sanitari secondo cui solo il
    5% dei casi in Israele provenivano da viaggi all’estero.

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