Skip to main content

Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    ISRAELE, ACCORDO CON I GIGANTI DEL BIOMEDICALE

    Israele continua nel suo percorso di crescita scientifica ed economica. Il Governo ha infatti siglato un accordo con tre giganti della scienza e della medicina, già operanti nel Paese dagli anni ’90: Change Healthcare, che si occupa di software e di altre tecnologie per la digital health; GE Healthcare, la divisione sulla salute di General Electric; Medtronic, che realizza device medici. Le tre società sono state selezionate per partecipare a un programma che prevede l’espansione dei centri di ricerca e sviluppo nel campo della biotecnologia e della medicina. Nell’ambito di questo programma, l’Autorità per gli Investimenti Esteri e la Cooperazione Industriale del Ministero dell’Economia e dell’Industria ha approvato un finanziamento di 120 milioni di sheqel (circa 33 milioni di dollari) per i prossimi sei anni: un’operazione che dovrebbe proiettare il Paese tra i principali player mondiali nella tecnologia biomedicale. Gli obiettivi di questo programma sono infatti diversi: migliorare la cosiddetta “digital health”, rafforzare la presenza in Israele a lungo termine delle multinazionali del biomedicale e inserire nel contesto nazionale nuove proprietà intellettuali, che dovrebbero generare anche entrate significative dalla futura tassazione.

    Il Ministro dell’Economia e dell’Industria Eli Cohen ha affermato che “la decisione di queste tre multinazionali di operare in Israele rappresenta un’importante segno di fiducia per il Paese e per la nostra economia”. L’operazione non solo darà un particolare stimolo al settore biomedicale, ma costituirà anche un volano per l’intero sistema economico. Queste tra aziende si aggiungono ad altre 320 multinazionali già attive in Israele: un quadro che qualifica il Paese come un leader internazionale nell’innovazione e con un appeal peculiare per le imprese straniere. Sui benefici che questa operazione genererà sul sistema paese è intervenuto Aharon Aharon, CEO dell’Israel Innovation Authority: “I nuovi centri internazionali di ricerca e sviluppo costituiscono delle eccellenze che porteranno nuove conoscenze ed esperienze uniche alla forza lavoro locale; avranno una funzione nella continua crescita dell’ecosistema dell’innovazione di Israele e in quella delle singole aziende”.

    CONDIVIDI SU: