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    Emily Hand, la bambina che si credeva morta, è ostaggio di Hamas

    Emily Hand, una vivace bambina di 8 anni dai capelli
    biondi e ricci, è ancora viva ed è tenuta in ostaggio da Hamas, che l’ha rapita
    il 7 ottobre nell’attacco al kibbutz di Be’eri. Lo hanno comunicato nelle
    ultime ore le autorità alla sua famiglia.

    «Inizialmente, ci era stato detto che era stata
    assassinata. Eravamo in lutto. Poi il 31 ottobre abbiamo ricevuto la notizia
    che era molto probabile che fosse stata presa in ostaggio» ha spiegato a
    Channel 12 Natalie Hand, sorella di Emily.

    Emily è figlia di Thomas Hand, un cittadino
    irlandese che ha fatto l’aliyah circa 30 anni fa. Emily ha anche la
    cittadinanza irlandese. La madre di Emily, Liat, è morta di cancro alcuni anni
    fa.

    Il dipartimento degli Affari Esteri irlandese ha
    dichiarato alla BBC di «essere a conoscenza del caso di Emily Hand e sta
    fornendo assistenza consolare alla sua famiglia. Non commenteremo ulteriormente
    in questo momento».

    La tragica vicenda ha avuto inizio mentre Emily si
    trovava ad un pigiama party a casa di amici nel Kibbutz Be’eri la notte del 6
    ottobre. Il giorno successivo è stata presa in ostaggio da Hamas insieme ad una
    sua amica e alla madre di quest’ultima.

    Nell’intervista rilasciata a Channel 12, Natalie ha
    voluto rivolgere un messaggio diretto a Emily 
    attraverso le telecamere: «Voglio dirti che stiamo facendo di tutto per
    riportarti a casa. Sappiamo che sei tenuta in ostaggio. Ti amiamo così tanto e
    ci manchi.»

    Le lacrime e le dichiarazioni del padre di Emily,
    Thomas Hand, alla CNN, avevano fatto il giro del mondo quando inizialmente
    aveva appreso della presunta morte della figlia.

    In una recente intervista all’Irish Times, Thomas
    Hand ha aggiunto: «Conoscevo le due alternative per mia figlia. Sapevo che
    avrebbe potuto essere trovata morta oppure rapita e portata a Gaza. Il pensiero
    di una bambina di 8 anni nelle mani di quegli animali, di quei barbari codardi,
    che viene spintonata e sgridata in arabo che non capisce. Sarebbe terrorizzata.
    Mio Dio, non riesco nemmeno ad immaginare passerebbe per la mente di una
    bambina rinchiusa in una stanzetta con poco cibo e poca acqua. Potreste
    immaginare l’orrore per una bambina di 8 anni?».

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