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    Cyber Week, Bennett contro gli attacchi informatici: “Uniti, vinciamo. Divisi, no”

    In un discorso tenuto durante la Cyber Week in corso all’Università di Tel Aviv, il Primo ministro israeliano Naftali Bennett ha proposto la formazione di una rete informatica internazionale di cybersecurity, rivolgendosi a tutti quei Paesi, che condividono l’idea di combattere insieme la crescente diffusione di attacchi informatici. Lo riporta il JPost.

    “Israele si sta aprendo e annuncia l’istituzione di uno scudo cibernetico globale – ha affermato Bennett – Se provate a combattere da soli, perderete. Se combattiamo insieme, vinceremo”.

    Israele ha firmato molti memorandum d’intesa con altri Paesi sulla cyber sicurezza ma lo scudo globale “lo porta ad un livello successivo di network di difesa in tempo reale. Invito tutti i Paesi, che la pensano allo stesso modo, ad unirsi oggi. Chiamo Ygal Unna” ha detto il premier, riferendosi al direttore dell’Israel National Cyber Directorate. 

    Durante il suo speech dal titolo “La cyber difesa d’Israele – Che cosa sta per succedere” Bennett, che ha un passato nell’hi-tech e, in particolare, nell’industria della cybersecurity, ha affermato che Israele è stato uno tra i primi Stati ad istituire un’Agenzia informatica nazionale “responsabile della difesa cibernetica di tutte le infrastrutture”. “Tutto è sotto attacco, la nostra acqua, l’elettricità, il cibo, gli areoplani, le automobili. Tutto è vulnerabile” ha spiegato il premier, sottolineando quanto gli attacchi informatici siano più semplici di quelli tradizionali. “Oggi se un paese cerca di danneggiare o attaccarne un altro, il miglior ROI – ritorno sull’investimento – è l’attacco informatico. Sono necessari solo cervello, conoscenza, esperienza e una buona linea Internet”. Il Primo ministro ha poi affermato che gli attacchi informatici sono le minacce più grandi non solo per Israele ma per tutto il mondo. 

    Dal momento che il programma di cybersecurity israeliano ha avuto un enorme successo a livello nazionale, Bennett vorrebbe portarlo a livello internazionale. Lo scudo cibernetico globale utilizzerebbe “i principi di connettività”, già attuati, a livello nazionale, nel settore pubblico e privato, che lavorano insieme per contrastare le minacce informatiche. 

    Riconoscendo che la maggior parte dell’innovazione israeliana arriva proprio dal settore privato, Bennett ha sottolineato come il Governo sia riuscito a creare un ambiente, in cui l’industria può prosperare. Questo include l’IDF, le Forze di Difesa israeliane, che offre ai giovani maggiori responsabilità, sia nelle unità di cybersecurity che nell’intelligence, come anche nelle unità di combattimento.

    Inoltre il premier ha elogiato la creazione di un hub di high-tech e di sicurezza informatica a Beersheba, dove esperti informatici dell’IDF, sviluppatori privati di alta tecnologia e associati di società capital venture possono facilmente incontrarsi, creare network ed innovare. “L’innovazione è qualcosa che non si può comandare, forzare o dirigere – ha spiegato Bennett – Non c’è alcuna legge che possiamo emanare. Non funziona così. Tutto quello che possiamo fare è permettere che ciò accada, permettere che queste persone si riuniscano, creare questa fusione e lasciarli muovere”.

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