Dalla mezzanotte di martedì in Israele sono scattate altre restrizioni che limitano l’accesso ai grandi eventi al chiuso e introducono multe per coloro che violano le regole sanitarie, a causa della crescente ondata di contagi, come riporta il Times of Israel.
È ripristinato il Green Pass per gli eventi indoor con più di cento persone. L’accesso è consentito solo ai vaccinati, ai guariti dal Covid e a chi è negativo al test PCR effettuato 72 ore prima dell’evento o al test rapido entro le 24 ore precedenti. È obbligatorio l’uso della mascherina, tranne ai pasti.
I locali devono avere un servizio di sorveglianza che garantisca il rispetto delle norme e sono tenuti a dare indicazioni, che stanno operando secondo le regole del Green Pass.
In caso contrario prenderanno una multa di 3mila NIS (770 €). Anche i partecipanti che violano le regole saranno multati di 1.000 NIS (260 €) e i gestori dei locali andranno incontro ad una multa di 10mila NIS (2.600 €), per non aver effettuato le opportune verifiche.
Le regole si estendono anche alle attività commerciali, negozi e ristoranti, in cui obbligatorio l’uso della mascherina. I trasgressori saranno multati di 1.000 NIS (260 €).
Con il sostegno del Ministero della Pubblica Sicurezza, la polizia effettuerà i controlli coordinati con gli ispettori delle autorità locali.
Il comune di Gerusalemme ha annunciato che a partire dalla prossima settimana gli ispettori inizieranno a far rispettare l’uso della mascherina nei luoghi al chiuso, come ordinato dai funzionari sanitari. “Sebbene a Gerusalemme il numero di malati sia limitato, per mantenerlo basso e lasciare Gerusalemme in fascia verde, dobbiamo seguire le linee guida e assicurarci che tutti indossino la mascherina – ha detto in una nota il sindaco di Gerusalemme Moshe Lion – In questo momento dobbiamo agire in modo responsabile e obbedire alle linee di riferimento”.
Il Brig. Gen. Amos Ben-Avraham, nominato commissario responsabile delle misure di sicurezza anti Covid, coordinerà le attività tra polizia, autorità locali e aeroportuali.
Le nuove norme sono state messe a punto la scorsa settimana dal Primo ministro Naftali Bennett, dal ministro dell’Economia Orna Barbivai e dal ministro della Sanità Nitzan Horowitz e approvate dal gabinetto ministeriale per il Covid.
Israele ha visto aumentare drasticamente i contagi nell’ultimo mese, dopo aver quasi debellato la malattia e rimosso quasi tutte le restrizioni a maggio e giugno scorsi. I funzionari sanitari hanno collegato il recente picco di infezioni ai viaggiatori che hanno portato nuove varianti del virus dall’estero e non hanno rispettato la quarantena dopo il loro arrivo.
La recrudescenza del Covid è stata in gran parte attribuita alla diffusione della variante Delta, che è stata rilevata per la prima volta in India e si ritiene sia due volte più contagiosa. Secondo i dati del Ministero della Salute, dall’inizio della pandemia i contagiati da COVID-19 in Israele sono stati 854.981 e i decessi 6.452.