
Una donna israeliana incinta, Tzeela Gez, è stata uccisa mercoledì sera in un attacco terroristico a colpi d’arma da fuoco mentre andava in ospedale per partorire. Madre di tre figli e consulente in ambito psichiatrico, stava viaggiando con il marito lungo la Strada 466, tra le comunità di Bruchin e Peduel, nel nord della Cisgiordania, quando un terrorista ha aperto il fuoco contro la loro auto.
Gravemente ferita, Gez è stata trasportata d’urgenza al Rabin Medical Center di Petah Tikva, dove i medici hanno eseguito un cesareo d’emergenza per salvare il bambino. Nonostante gli sforzi, la donna è deceduta a causa delle ferite riportate. Il neonato, in condizioni critiche ma stabili, è stato trasferito all’ospedale pediatrico Schneider, dove è sottoposto a cure intensive. Il marito di Gez ha riportato ferite lievi nell’attacco. Le forze di sicurezza israeliane hanno avviato una vasta operazione di ricerca per individuare l’attentatore, impiegando truppe e posti di blocco nella zona.
Yossi Dagan, capo del Consiglio Regionale della Samaria, ha descritto Gez come “una donna devota e sorridente che desiderava solo una vita tranquilla ed è stata assassinata mentre portava una nuova vita nel mondo”. Ha inoltre sollecitato una risposta più decisa da parte delle autorità per prevenire ulteriori attacchi nella regione. Questo tragico evento evidenzia la vulnerabilità dei civili in aree soggette a tensioni e conflitti, sottolineando l’urgenza di misure efficaci per garantire la sicurezza e la protezione della popolazione locale.