Il sergente Joseph Gitarts, caduto in battaglia a 25 anni
lunedì scorso, all’inizio dell’offensiva di terra a Gaza ha scritto una lettera,
recapitata ai genitori dopo la sua tragica morte. “Ho vissuto una
vita piena e interessante, non avevo paura della morte. Ho fatto io stesso
questa scelta e l’ho portata avanti fino alla fine. Sono caduto con onore per
il bene del mio popolo, non ho rimpianti. – scrive il soldato – Avrei potuto
scegliere di non combattere e nascondermi. Ma questo va contro tutto ciò in cui
credo e contro la persona che sono. Pertanto, non avevo scelta, e farei la
stessa cosa se potessi scegliere ancora”.
lunedì scorso, all’inizio dell’offensiva di terra a Gaza ha scritto una lettera,
recapitata ai genitori dopo la sua tragica morte. “Ho vissuto una
vita piena e interessante, non avevo paura della morte. Ho fatto io stesso
questa scelta e l’ho portata avanti fino alla fine. Sono caduto con onore per
il bene del mio popolo, non ho rimpianti. – scrive il soldato – Avrei potuto
scegliere di non combattere e nascondermi. Ma questo va contro tutto ciò in cui
credo e contro la persona che sono. Pertanto, non avevo scelta, e farei la
stessa cosa se potessi scegliere ancora”.
La lettera sigillata è stata scritta da Gitarts ancora prima
di essere chiamato come riservista per combattere a Gaza, anticipando il
tragico scenario che ora è divenuto realtà. Lo scopo del ragazzo era di dare
un’ultima consolazione ai suoi genitori con la paura di lasciarli per sempre a
causa dei combattimenti. “Cari mamma e papà, vi amo moltissimo. Tutto è
andato come doveva. Ho scelto io stesso questa strada. Voglio dirvi che sono
fiero che siate stati miei genitori. Mi avete dato così tanto, una vita ricca,
felice e piena. Sicuramente soffrirete molto, ma fatelo per me cercate di
andare avanti. Ve lo auguro davvero. Entrambi avete molte persone vicine che vi
sosterranno. Vivete la vostra vita, passate del tempo con i vostri nipoti e
aiutate e sostenete lo Stato d’Israele” conclude il soldato nella lettera.
di essere chiamato come riservista per combattere a Gaza, anticipando il
tragico scenario che ora è divenuto realtà. Lo scopo del ragazzo era di dare
un’ultima consolazione ai suoi genitori con la paura di lasciarli per sempre a
causa dei combattimenti. “Cari mamma e papà, vi amo moltissimo. Tutto è
andato come doveva. Ho scelto io stesso questa strada. Voglio dirvi che sono
fiero che siate stati miei genitori. Mi avete dato così tanto, una vita ricca,
felice e piena. Sicuramente soffrirete molto, ma fatelo per me cercate di
andare avanti. Ve lo auguro davvero. Entrambi avete molte persone vicine che vi
sosterranno. Vivete la vostra vita, passate del tempo con i vostri nipoti e
aiutate e sostenete lo Stato d’Israele” conclude il soldato nella lettera.
Gitarts, era un soldato del battaglione corazzato 7029 della
179esima brigata, caduto in una battaglia nel sud della Striscia di Gaza dopo
essere stato colpito da un missile anticarro. Negli ultimi anni il ragazzo
aveva studiato e lavorato sempre nel settore scientifico, conducendo studi
approfonditi nel campo della medicina e dell’informatica. Nell’ultimo anno
aveva iniziato a sviluppare una startup. Ad oggi, il numero totale delle
vittime dell’IDF nella guerra ammonta a 491, di cui 158 morti dall’inizio dell’offensiva
di terra a Gaza. Gitarts va aggiungersi ad una lunga e triste lista di giovani
cui la vita è stata spezzata a causa della guerra tra Israele e Hamas.
179esima brigata, caduto in una battaglia nel sud della Striscia di Gaza dopo
essere stato colpito da un missile anticarro. Negli ultimi anni il ragazzo
aveva studiato e lavorato sempre nel settore scientifico, conducendo studi
approfonditi nel campo della medicina e dell’informatica. Nell’ultimo anno
aveva iniziato a sviluppare una startup. Ad oggi, il numero totale delle
vittime dell’IDF nella guerra ammonta a 491, di cui 158 morti dall’inizio dell’offensiva
di terra a Gaza. Gitarts va aggiungersi ad una lunga e triste lista di giovani
cui la vita è stata spezzata a causa della guerra tra Israele e Hamas.