Superato il traguardo, Valentyna Veretska ha alzato entrambe le bandiere israeliana e ucraina. Dopo aver corso 42,2 chilometri, l’atleta ucraina è arrivata prima tra le donne nella maratona di Gerusalemme con il tempo di 2:45:54.
“Ho corso per la mia famiglia e i miei amici. Sapevo che dovevo fare del mio meglio. È così, che la mia voce sarà ascoltata. È per loro, per il popolo ucraino” ha detto l’atleta a Ynet.
Nonostante le condizioni meteorologiche, in migliaia hanno partecipato all’undicesima maratona di Gerusalemme. Presente il sindaco Moshe Lion, che ha dato il via all’atteso evento sportivo.
Valentyna Veretska, 32 anni, atleta professionista, ha raccontato di essere fuggita con la figlia di 11 anni in Polonia, dopo lo scoppio della guerra, il 24 febbraio scorso, mentre suo marito è rimasto in Ucraina a combattere.
Secondo Yisrael Hayom, Veretska già da molto tempo si stava allenando per partecipare alla maratona di Gerusalemme e prima dell’evento si era rivolta agli organizzatori sportivi per ottenere il visto per entrare in Israele.
“La situazione in Ucraina è drammatica. Auguro la pace agli ucraini e al mondo intero e un futuro migliore per nostri figli” – ha aggiunto l’atleta.