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    Le start-up israeliane al Cybertech Europe a La Nuvola

    Cybertech Europe 2022 è tornato il 10 e 11 maggio al centro congressi ‘La Nuvola’ di Roma. Le due giornate di conferenza ed esposizione dedicate all’industria cibernetica si sono aperte con gli interventi di Alessandro Profumo, CEO di Leonardo, e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Franco Gabrielli.

     

    La pandemia ha accelerato la trasformazione digitale facendo emergere nuove difficoltà legate ad un incremento di attacchi informatici, ransomware, tentativi di phishing o di violazione di privacy. Tra i protagonisti dello sviluppo tecnologico degli ultimi anni si distingue Israele, vittima di centinaia di migliaia di attacchi all’anno. A causa di un significativo aumento di tentati attacchi informatici, all’inizio di maggio, il governo israeliano ha richiesto alle aziende di comunicazione di intensificare la sicurezza informatica. L’obiettivo è quello di «creare una sorta di Iron Dome contro gli attacchi informatici», ha spiegato il Ministro delle comunicazioni di Israele Yoaz Hendel.

     

    Al Cybertech Europe, numerose start-up israeliane hanno presentato le più avanzate tecnologie di sicurezza cibernetica. Università, industria ed esercito sono gli ingredienti della “Start-up Nation”. E proprio dall’esercito israeliano provengono alcuni dei fondatori delle start-up presenti al padiglione israeliano. È il caso di Salvador – Technologies, fondata da Oleg Vusiker  (CTO) e Alex Yevtushenko (CEO), due ragazzi israeliani ideatori di un prodotto innovativo con cui le aziende, ed in futuro i privati, potranno proteggere i propri dati in seguito adun attacco o guasto informatico. Ciò è possibile grazie all’uso di quella che sembra una semplice scatoletta turchese collegabile con un cavo USB ma che, in realtà, garantisce il ripristino completo e automatizzato dagli attacchi informatici in soli 30 secondi, indipendentemente dalla dimensione del disco, consentendo così il funzionamento continuo di workstations e server dopo un attacco informatico, sfruttando la più efficace protezione dei dati offline (air- gapped).

     

    Un anno fa Boris Gorin e Niv Steingarten hanno fondato Canonic. La startup ha clienti in Europa e negli Stati Uniti, attivi in campi molto diversi dalla tecnologia: dalla sanità al settore pubblico la prima società. Canonic profila continuamente le applicazioni e gli account dell’utente, identifica comportamenti sospetti e riduce l’ambiente di attacco SaaS. La piattaforma fornisce intelligence sull’accesso oltre che informazioni dettagliate in merito alla vulnerabilità ad attacchi esterni, rileva minacce e aiuta le squadre di sicurezza a rispondere con rapidità.

     

    “Solo perché sei paranoico non significa che i tuoi dispositivi non siano stati hackerati” recita lo sticker distribuito da FirstPoint. Fondata nel 2016, con sede a Netanya, Firstpoint lavora con grandi aziende (Fastweb, Wind, Enel) oltre che conagenzie governative, e si occupa di proteggere dispositivi mobili e cellular-Iot (Internet delle cose), aggirando le vulnerabilità per garantire una protezione contro attacchi informatici.

     

    Vicarius, fondata da Michael Assraf (CEO), Yossi Ze’evi (CTO) e Roi Cogen (CRO), ha annunciato a febbraio 2022 di aver chiuso un round di finanziamento di Serie A pari a 24 milioni di dollari. Vicarius ha sviluppato TOPIA, piattaforma di correzione delle vulnerabilità informatiche, che consente di individuare e analizzare vulnerabilità note e sconosciute in tempo reale, per poi assegnarle una priorità in base al contestoaziendale e a fattori di minaccia, procedendo a risolverle automaticamente.

     

    Tra le numerose startup israeliane presenti al padiglione del Cybertech Europe 2022,  Continuity, fondata nel 2005, si occupa di garantire la costante tutela dei dati critici dei clienti, proteggendo sistemi di storage anche nel Cloud, quindi impedendo agli aggressori di penetrare nei sistemi di storage e di raggiungere così i dati archiviati: Continuity™ offre al 60% delle principali banche statunitensi la tranquillità di sapere che i propri sistemi di storage possono resistere a ransomware e altri attacchi contro i propri dati.

     

    I diversi approcci innovativi adottati con ingegnosità dalle startup Israeliane per provvedere alla sicurezza informatica dei propri clienti riflettono l’impegno a trovare soluzioni alle nuove sfide emerse negli ultimi anni nel mondo della sicurezza informatica.

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    Le start-up israeliane al Cybertech Europe a La Nuvola

    Cybertech Europe 2022 è tornato il 10 e 11 maggio al centro congressi ‘La Nuvola’ di Roma. Le due giornate di conferenza ed esposizione dedicate all’industria cibernetica si sono aperte con gli interventi di Alessandro Profumo, CEO di Leonardo, e del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Franco Gabrielli.

     

    La pandemia ha accelerato la trasformazione digitale facendo emergere nuove difficoltà legate ad un incremento di attacchi informatici, ransomware, tentativi di phishing o di violazione di privacy. Tra i protagonisti dello sviluppo tecnologico degli ultimi anni si distingue Israele, vittima di centinaia di migliaia di attacchi all’anno. A causa di un significativo aumento di tentati attacchi informatici, all’inizio di maggio, il governo israeliano ha richiesto alle aziende di comunicazione di intensificare la sicurezza informatica. L’obiettivo è quello di «creare una sorta di Iron Dome contro gli attacchi informatici», ha spiegato il Ministro delle comunicazioni di Israele Yoaz Hendel.

     

    Al Cybertech Europe, numerose start-up israeliane hanno presentato le più avanzate tecnologie di sicurezza cibernetica. Università, industria ed esercito sono gli ingredienti della “Start-up Nation”. E proprio dall’esercito israeliano provengono alcuni dei fondatori delle start-up presenti al padiglione israeliano. È il caso di Salvador – Technologies, fondata da Oleg Vusiker  (CTO) e Alex Yevtushenko (CEO), due ragazzi israeliani ideatori di un prodotto innovativo con cui le aziende, ed in futuro i privati, potranno proteggere i propri dati in seguito adun attacco o guasto informatico. Ciò è possibile grazie all’uso di quella che sembra una semplice scatoletta turchese collegabile con un cavo USB ma che, in realtà, garantisce il ripristino completo e automatizzato dagli attacchi informatici in soli 30 secondi, indipendentemente dalla dimensione del disco, consentendo così il funzionamento continuo di workstations e server dopo un attacco informatico, sfruttando la più efficace protezione dei dati offline (air- gapped).

     

    Un anno fa Boris Gorin e Niv Steingarten hanno fondato Canonic. La startup ha clienti in Europa e negli Stati Uniti, attivi in campi molto diversi dalla tecnologia: dalla sanità al settore pubblico la prima società. Canonic profila continuamente le applicazioni e gli account dell’utente, identifica comportamenti sospetti e riduce l’ambiente di attacco SaaS. La piattaforma fornisce intelligence sull’accesso oltre che informazioni dettagliate in merito alla vulnerabilità ad attacchi esterni, rileva minacce e aiuta le squadre di sicurezza a rispondere con rapidità.

     

    “Solo perché sei paranoico non significa che i tuoi dispositivi non siano stati hackerati” recita lo sticker distribuito da FirstPoint. Fondata nel 2016, con sede a Netanya, Firstpoint lavora con grandi aziende (Fastweb, Wind, Enel) oltre che conagenzie governative, e si occupa di proteggere dispositivi mobili e cellular-Iot (Internet delle cose), aggirando le vulnerabilità per garantire una protezione contro attacchi informatici.

     

    Vicarius, fondata da Michael Assraf (CEO), Yossi Ze’evi (CTO) e Roi Cogen (CRO), ha annunciato a febbraio 2022 di aver chiuso un round di finanziamento di Serie A pari a 24 milioni di dollari. Vicarius ha sviluppato TOPIA, piattaforma di correzione delle vulnerabilità informatiche, che consente di individuare e analizzare vulnerabilità note e sconosciute in tempo reale, per poi assegnarle una priorità in base al contestoaziendale e a fattori di minaccia, procedendo a risolverle automaticamente.

     

    Tra le numerose startup israeliane presenti al padiglione del Cybertech Europe 2022,  Continuity, fondata nel 2005, si occupa di garantire la costante tutela dei dati critici dei clienti, proteggendo sistemi di storage anche nel Cloud, quindi impedendo agli aggressori di penetrare nei sistemi di storage e di raggiungere così i dati archiviati: Continuity™ offre al 60% delle principali banche statunitensi la tranquillità di sapere che i propri sistemi di storage possono resistere a ransomware e altri attacchi contro i propri dati.

     

    I diversi approcci innovativi adottati con ingegnosità dalle startup Israeliane per provvedere alla sicurezza informatica dei propri clienti riflettono l’impegno a trovare soluzioni alle nuove sfide emerse negli ultimi anni nel mondo della sicurezza informatica.

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