
Prevenire le crisi epilettiche. Questo è stato l’obiettivo dell’intervento eseguito per la prima volta al Centro neurologico di Hadassah Ein Kerem, in Israele, su una donna di 37 anni, che da moltissimo tempo soffriva di epilessia focale farmaco-resistente. Il dispositivo di neuro stimolazione (Rns) impiantato è in grado di intercettare l’attività anomala nel cervello e di intervenire in tempo reale, bloccando sul nascere le crisi epilettiche. Questo tipo di intervento è stato il primo svolto al di fuori degli Stati Uniti e Canada.
La possibilità concreta di intervenire sulla paziente è arrivata dopo un lungo e complesso processo di mappatura cerebrale che ha permesso al team medico di individuare con estrema precisione il focolaio epilettogeno della paziente, ovvero l’area del cervello da cui si originavano le crisi. A quel punto è stato possibile impiantare il neuro stimolatore, progettato per rilevare l’attività elettrica anomala e intervenire con stimoli elettrici a bassissima intensità, riportando tutto alla normalità, prima che la crisi arrivi. L’intervento è stato eseguito dal Dott. Sami Heyman, specialista in Chirurgia dell’epilessia, insieme al Prof. Zvi Israel, direttore del Dipartimento di Neurochirurgia e dell’Unità di Neurochirurgia Funzionale dell’Hadassah.
Ogni impianto è ‘su misura’: “si tratta di medicina ‘personalizzata’ al 100%; il dispositivo sarà programmato con cura per soddisfare le esigenze mediche individuali della paziente – ha spiegato la Dott.ssa Dana Ekstein, direttrice del Dipartimento di Neurochirurgia dell’Hadassah – Una volta completata la guarigione post-operatoria, il neuro stimolatore verrà attivato e programmato per garantire la massima efficacia”.
L’ Hadassah è l’unico centro in Israele in grado di programmare e monitorare i dispositivi Rns. “Questo rivoluzionario tipo di neuro stimolatore ha portato a una riduzione dell’82% di crisi epilettiche nei pazienti che seguo negli Stati Uniti – ha spiegato la Dott.ssa Dawn Elyashiv, esperta di epilessia presso UCLA – Non solo contribuisce a prevenire la morte improvvisa da epilessia, ma permette anche un monitoraggio accurato dei focolai epilettogeni per lunghi periodi di tempo dopo il suo impianto nel cervello”.













