Non sappiamo se farà la fine di Bernardo Tanucci, il primo ministro del Regno di Napoli che alla fine del ‘700 tentò inutilmente di riformare la monarchia borbonica. Oppure rinuncerà, come il banchiere ginevrino Jacques Necker che puntava a salvare la Francia dalla rivoluzione tassando la nobiltà parassitaria. Oppure sarà allontanato, ma in stile Lawrence d’Arabia e quindi con la…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
HA MESSO AL VOLANTE LE SIGNORE DI RIYADH, MA E’ DETESTATO DAGLI AMICI DELL’IRAN
L’Italia nel Consiglio Diritti Umani dell’Onu. C’è poco da festeggiare
I giornali hanno annunciato con orgoglio che l’altro giorno l’Italia è stata eletta dall’Assemblea Generale dell’Onu a far parte del Consiglio dei Diritti Umani. Ma c’è davvero da esserne fieri? Accanto all’Italia faranno parte della commissione un po’ di paesi democratici, per esempio Uruguay, Bahams, Austria, Danimarca, India, Bulgaria, Repubblica Ceca, Argentina. Ma ci saranno anche alcuni dei posti più…
Commento alla Torà. Parashà di Noach: arca reale e arca spirituale
di Donato Grosser R. ‘Ovadià Sforno (Cesena, 1475-1550, Bologna) scrive che la parola “mabùl” è un termine che significa “mapalà” (caduta) e distruzione, simile al termine “nevalà” che significa rovina (Bereshìt, 6:17). R. Raphael Pelcovitz (Canton-Ohio, 1921-2018, New York) che tradusse e annotò il commento di r. Sforno, spiega che la parola “mabùl” non significa quindi “diluvio”; denota ogni evento catastrofico…
Fuggono da Gaza i funzionati Onu minacciati da Hamas
I funzionari stranieri dell’UNRWA sono fuggiti da Gaza perché hanno sentito minacciate le loro vite (https://www.breakingisraelnews.com/114564/international-unrwa-employees-flee-gaza/) – naturalmente da Hamas che controlla la Striscia. E’ una bella lezione per chi pensa che i terroristi rispettino o addirittura vogliano bene agli occidentali che si mostrano sensibili alla loro propaganda. Dovrebbero riflettere su questo episodio tutti i politici protettori del terrorismo palestinista,…
Commento alla Torà. Parashà di Bereshìt: l’inizio della Torà nella Septuaginta
di Donato GrosserLa Torà inizia con le parole: “Bereshìt barà E-lo-him et ha-shamàim ve-et ha-Aretz” (“In principio creò Dio il cielo e la terra”). Nel Talmud Yerushalmi (Chaghigà, 2:5) i maestri chiedono: Perché il mondo è stato creato con la Bet (di Bereshìt, la seconda lettera dell’alfabeto) e non con la Alef (di E-lo-him, la prima lettera dell’alfabeto)? E risposero:…
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA: FARE VOTI PER AVERE DEI FIGLI
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA ALLA LUCE DELLA PARASHÀ SETTIMANALE. PARASHÀ DI BERESHIT 5779: PARTORIRAI FIGLI CON DOLORE (GEN. 3, 16). FARE VOTI PER AVERE DEI FIGLI di Rav Roberto ColomboDomanda: una coppia che non riusciva ad avere figli decise di fare un voto. Se la donna fosse rimasta gravida i coniugi avrebbero dato l’equivalente della cifra spesa in passato in cure…
Assemblea Generale Onu: i discorsi dei leader mondiali
La riunione d’autunno dell’Assemblea Generale dell’Onu è sempre una sfilata di capi di Stato e di governo che nei loro discorsi mettono in scena la loro personalità e soprattutto i loro programmi politici. Il lavoro diplomatico vero si fa a lato, negli incontri bilaterali, ma il discorso pubblico di fronte ai quasi duecento delegati degli altri Stati è un momento…
Commento alla Torà. Parashà di Vezòt Habberakhà: il forte braccio e le azioni straordinarie di Moshè
di Donato GrosserLe ultime parole della parashà e della Torà sono una descrizione di Moshè e delle grandi cose che fece: “E non sorse mai più profeta in Israele come Moshè, col quale l’Eterno aveva trattato faccia a faccia, per tutti i prodigi e i miracoli che l’Eterno lo incaricò di fare in Egitto al faraone, a tutti i suoi…
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA: SI PUÒ DICHIARARE IL FALSO A FIN DI BENE?
PROBLEMI DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA ALLA LUCE DELLA PARASHÀ SETTIMANALE. PARASHÀ DI VEZOT HABERAKHA' 5779: EGLI (L’ETERNO) LO SEPPELLI’ (MOSHE’) NELLA VALLE. DISSE RABBI’ SIMLAI: LA TORA’ TERMINA CON UN ATTO DI MISERICORDIA PER INSEGNARTI IL VALORE DELLA BENIGNITA’. SI PUÒ DICHIARARE IL FALSO A FIN DI BENE? di Rav Roberto ColomboDomanda: una ragazza si presentó al colloquio per un posto di…
MONACO 1938, TEHERAN 2018: L’EUROPA PREFERISCE I DITTATORI E DETESTA LE SANZIONI
“Dovevate scegliere tra la guerra e il disonore. Avete scelto il disonore e avrete la guerra”. In questi termini Winston Churchill si rivolse il 5 ottobre 1938 al premier Neville Chamberlain che lo precedette nell’incarico. Chamberlain era reduce dall’infame Patto di Monaco negoziato con Hitler e Mussolini. Gli aveva fatto degna compagnia il francese Edouard Daladier. Nelle 48 ore del…