Da due settimane migliaia di persone in Israele, compresi molti militari, combattono contro il più grave disastro ecologico della storia del paese: una marea nera che ha invaso tutta la costa del mediterraneo. Non si tratta solo delle spiagge amatissime da tutti gli israeliani, ma delle riserve naturali, delle zone di costa che servono da rifugio a tartarughe, uccelli, pesci…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Ci sarebbe l’Iran dietro il disastro ecologico che ha colpito le coste israeliane
Gli USA vogliono tornare nel Consiglio per i diritti umani dell’Onu
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha annunciato mercoledì che gli Stati Uniti hanno presentato domanda di riammissione al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite (UNHRC). Parlando in un video discorso alle Nazioni Unite, Blinken ha detto all'organismo mondiale: "Sono lieto di annunciare che gli Stati Uniti cercheranno l'elezione al Consiglio dei diritti umani per il mandato…
I palestinesi e il tentativo di distruggere la memoria storica ebraica
Oltre alle battaglie militari, a quelle diplomatiche, giuridiche e commerciali, nel tormentato Medio Oriente vi sono anche le battaglie archeologiche. Molti ricorderanno le cannonate dei talebani contro le antiche statue di Buddha in Afghanistan, o la distruzione ad opera dello Stato Islamico (ISIS) dei resti romani di Palmira (compreso l’omicidio dell’archeologo che ne curava la conservazione) o dei resti assiri…
La politicizzazione della Corte Penale Internazionale
Una settimana fa una commissione della Corte Penale Internazionale ha accettato la richiesta della procuratrice capo Fatou Bensouda di dichiarare la Corte competente sugli eventuali crimini di guerra compiuti in Giudea, Samaria e Gaza, contro l’opinione di alcuni importanti stati membri, fra cui Germania, Ungheria, Repubblica Ceca, e dei massimi esperti di diritto internazionale, fra cui il suo stesso presidente,…
Biden e le sue prime decisioni in politica estera
Sono passate poco più di due settimane dall’inaugurazione della presidenza Biden e purtroppo i fatti confermano le preoccupazioni della vigilia, almeno per quanto riguarda il Medio Oriente. Nella raffica di decreti con cui Biden ha scelto di seppellire immediatamente le scelte di Trump, spiccano alcune decisioni chiave. Innanzitutto due nomine, quella di Maher Bitar, americano di origini palestinesi, al ruolo…
Attenzione ai padroni del web che diventano censori
Nei giorni scorsi Facebook ha sospeso parzialmente l’account ufficiale di Netanyahu in seguito a un post in cui il Primo Ministro di Israele invitava chi avesse dei dubbi sul vaccino anti-Covid a fargli avere il suo numero di telefono, dicendo di essere disposto a chiamare i perplessi e a cercare di convincerli. Si trattava di un gesto politico, che rientra…
Biden, tra decisionismo e prudenza
I primi atti della presidenza Biden hanno confermato la svolta ideologica rispetto a Trump: orientamento interventista sul Covid (anche se i poteri della presidenza degli Usa in materia di sanità sono limitati); moratoria di 100 giorni per gli immigrati clandestini con la prospettiva di una gigantesca sanatoria, che dovrebbe riguardare 11 milioni di persone in posizione irregolare e dell’abbandono della…
Tenere lontano l’Iran dai suoi confini è la strategia di Israele
A metà della settimana scorsa Israele ha compiuto la sua incursione più massiccia da anni contro la rete di armamento iraniana in Siria, distruggendo diversi siti al confine con l’Iraq, in cui erano depositate o si fabbricavano armi avanzate per Hezbollah e, a quanto pare, erano accumulati anche materiali necessari al progetto di armamento atomico iraniano. E’ un’altra tappa di…
Anche in periodo di Covid chi calunnia Israele non si ferma mai
Una nuova calunnia si è aggiunta al ricco armamentario della propaganda antisemita. Israele, che è un esempio per tutto il mondo nella lotta contro il Covid avendo vaccinato finora circa il venti per cento della sua popolazione (l’Italia, che è ben piazzata in Europa, ha appena superato l’uno per cento), sarebbe colpevole per giornali come il Guardian e il New…
Il nuovo parlamento israeliano e il rischio di una estrema frammentazione politica
Nei numerosi sondaggi elettorali pubblicati dai media israeliani compaiono una quindicina di partiti, fra cui tre sono nuovi e una decina dovrebbe superare lo sbarramento richiesto per entrare alla Knesset del 3,25 % dei voti (circa 100 o 120 mila, che assicurano quattro seggi). Ma nessun partito raggiunge il 25% e solo tre o quattro superano il 10%. Insomma c’è…