Alla fine della parashà è scritto: “Non avrai nella tua borsa due pesi diversi, uno grande e uno piccolo. Né terrai a casa tua due misure diverse, una grande e una piccola. Avrai un peso regolare e giusto e una misura regolare e giusta, onde si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che l’Eterno ti concede; perché è abominevole all’Eterno tuo Dio…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Gli sposi sotto alla chuppà: chi va destra? Il valore delle usanze locali
Mi è capitato in questi ultimi tempi di celebrare matrimoni in cui lo sposo o la sposa non erano romani, o sono stati invitati rabbini non romani, e ogni volta c’è stato un po’ di imbarazzo sul posizionamento degli sposi sotto la chuppà. Nella comune consuetudine romana la sposa si colloca alla destra dello sposo, in altri luoghi sta alla sua…
Gli sposi sotto alla chuppà: chi va destra? Il valore delle usanze locali
Mi è capitato in questi ultimi tempi di celebrare matrimoni in cui lo sposo o la sposa non erano romani, o sono stati invitati rabbini non romani, e ogni volta c’è stato un po’ di imbarazzo sul posizionamento degli sposi sotto la chuppà. Nella comune consuetudine romana la sposa si colloca alla destra dello sposo, in altri luoghi sta alla sua…
Parashà di Shofetìm: Come si traduce shòchad in italiano?
La parashà si apre con il comandamento di nominare giudici e poliziotti per ogni tribù e per ogni città. Nel secondo versetto la Torà comanda di “Non alterare la giustizia, di non fare favoritismi, e di non accettare shòchad, perché lo shòchad accieca i saggi (pikchìm) e fuorvia (vaysalèf) le parole dei giusti (tzadikìm)”, (Devarìm, 16:19). R. Shimshon Refael Hirsch (Amburgo, 1808-1888, Francoforte) nel suo commento a Devarìm cita il Midràsh…
La “triste e immeritata sorte” dello shewà e i diritti presi alla lettera
Ho scelto come titolo per questa noterella un’espressione usata decenni fa da Dante Lattes quando volle aprire una discussione in difesa del mamzèr, la persona che nasce da una grave trasgressione sessuale che deve scontare colpe da lui non commesse. Seguì un dibattito in cui Lattes fu criticato, tra gli altri, da rav Elia Artom (tra i due non c’era…
Il rabbino Yehudah Mintz di Padova: contro la maldicenza per i diritti delle donne
“Mi sono soffermato molto sulle parole di R. Yehudah e vi ho trovato una sapienza prodigiosa, ancora più grande di ciò che si sente dire di lui… Emana una grande luce, vedendo la quale gli occhi non reggono, per la forza della sua luminosità e splendore…” E’ quanto un illustre contemporaneo scrive di R. Yehudah ben Eli’ezer ha-Levi Mintz, che…
Il rabbino Yehudah Mintz di Padova: contro la maldicenza per i diritti delle donne
“Mi sono soffermato molto sulle parole di R. Yehudah e vi ho trovato una sapienza prodigiosa, ancora più grande di ciò che si sente dire di lui… Emana una grande luce, vedendo la quale gli occhi non reggono, per la forza della sua luminosità e splendore…” E’ quanto un illustre contemporaneo scrive di R. Yehudah ben Eli’ezer ha-Levi Mintz, che…
Parashà di Reè: L’eccezionale benedizione a chi presta al prossimo
La conquista della Terra di Cana’an da parte degli israeliti impiegò sette anni e altrettanti anni furono necessari per assegnare i territori alle tribù e suddividere questi territori alle varie famiglie. Dopo questi quattordici anni ebbe inizio il conto dei cicli settennali, come scritto nella parashà di Behàr Sinai: “L’Eterno parlò a Moshè sul monte Sinai dicendo: «Parla agli Israeliti e riferisci loro: Quando entrerete…
Parashà di ‘Ekev: I miracoli della Guerra dei Sei Giorni
In questa parashà Moshè continua con raccomandazioni, consigli e ammonimenti al popolo che si appresta a entrare nella Terra Promessa sotto la guida di Yehoshua’: “Guardati bene dal dimenticare l’Eterno tuo Dio omettendo di osservare i suoi precetti, le sue leggi e i suoi statuti che io ti comando oggi” (Devarìm, 8:11). Moshè avverte il popolo che dopo aver sconfitto i cananei ed essersi…
Parashà di Vaetchanàn: Le due versioni dei Dieci Comandamenti
Nel testo dei Dieci Comandamenti nella parashà di Vaetchanàn vi sono alcune differenze rispetto a quello nella parashàdi Yitrò. Una delle differenze appare nella mitzvà di onorare i genitori. Nel testo della parashà di Yitrò è scritto: “Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni sulla terra che l’Eterno tuo Dio ti da” (Shemòt, 20:12). Nel testo della parashà di Vaetchanàn è invece scritto: “Onora tuo padre e tua madre, come di ha comandato…