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Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Hoshanà Rabbà e l'emozione degli ebrei romani

    Di Daniele Toscano

    Hoshanà Rabbà non solo è l'ultimo giorno di sukkot, ma anche una ricorrenza piena di significati. In particolare, è chiamato anche "Il Piccolo Kippur", per l'importanza che riveste la teshuvà in questa giornata.Come lo scorso anno, il rispetto delle norme anticovid ha limitato gli accessi alle sinagoghe, ma non è mancata la partecipazione degli ebrei romani, i quali attendono sempre…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Sukkòt: Perché si legge Kohèlet nel sabato di Chol Hamo’èd Sukkòt?

    Di Donato Grosser

    Nel sabato di Chol Hamo’èd di Pèsach si usa leggere nel bet ha-kenèsset il Cantico dei Cantici (Shir Ha-Shirìm) composto da re Shelomò. A Shavu’òt si legge la meghillà di Rut e a Sukkòt si legge l’Ecclesiaste (Kohèlet), anch’esso composto da re Shelomò.  Pèsach è la festa della liberazione dall’Egitto e dello “sposalizio” tra il Creatore e il popolo d’Israele; il Cantico dei Cantici che si legge a Pèsach è un’allegoria di questo amore tra l’Eterno…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Sukkot e l’acqua: binomio indissolubile tra uomo e vita – intervista a Rav Yacov Di Segni

    Di David Di Segni

    Il 15 di Tishrì del calendario ebraico cade Sukkot, la festa delle capanne, che ricorda il peregrinare del popolo ebraico nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto. Shalom ha intervistato il Direttore dell’Ufficio Rabbinico della Comunità Ebraica di Roma, Rav Yacov Di Segni, per scoprire usi e precetti di questo giorno così gioioso.Il continuo spostarsi, la necessità di avere degli abitacoli, il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Sukkot 5782: Il Lulav e la sua simbologia

    Di Rav Adolfo Aharon Locci

    Il primo giorno prenderete il frutto dell’albero d’ornamento, rami di palma, rami di alberi dalla fronda folta e salici dei torrenti…(Levitico 23:40). Il Lulav è l’insieme di quattro specie vegetali (un cedro, un ramo palma, tre di mirto e due di salice) che dobbiamo legare assieme e scuoterlo ai quattro angoli della terra durante le preghiere mattutine dei sette giorni di…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La festa di Succot – le capanne

    Di Rav Alberto Sermoneta

    “Qiddeshanu ha shelishit, la-chog et chag ha asif – abbiamo santificato la terza (dei Tre Pellegrinaggi) per festeggiare la festa del raccolto” Con queste parole inizia un antico pijut (poesia liturgica) che gli ebrei romani, che frequentano il Tempio spagnolo, cantano alla fine della tefillà di musaf dei due giorni di Succot. Nel pijut si inneggia al Signore che concede al…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Anche Roma si prepara alla festa di Succot

    Di David Di Segni

    Il 15 di Tishrì del calendario ebraico cade Sukkot, la festa delle capanne, che ricorda il peregrinare del popolo ebraico nel deserto dopo l’uscita dall’Egitto. Due sono le principali mitzvot della festa: in primo luogo, si deve trascorrere del tempo in Sukkà, dove per i 7 giorni della festa si mangia, si dorme, si studia; inoltre, durante le preghiere si…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Haazìnu: La base dei diritti inalienabili degli esseri umani

    Di Donato Grosser

    La cantica di Haazìnu, in stile poetico, ci insegna che le vie dell’Eterno sono giuste: “Le azioni dell’Onnipotente sono perfette, perché le sue vie sono giuste. È un Dio veritiero e non vi è mai scorrettezza. Egli è giusto e retto” (Devarìm, 32:4).  Rav Joseph Beer Soloveitchik (Belarus, 1903-1993, Boston) in Mesoras Harav (p. 259) commenta che sulla base di questo versetto il Maimonide (Cordova, 1138-1204, Il…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Nell’ora di Ne‘ilà 5782, 16 Settembre 2021

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Questo è il secondo anno in cui siamo costretti a fare un Kippùr diverso, con limitazione del numero dei partecipanti alla tefillà, cosa che pesa soprattutto al momento finale. L’anno passato, pensando solo al Covid e non a tutto il resto delle amarezze, è stato l’anno dell’aumento vertiginoso delle vittime, poi delle vaccinazioni di massa. L’anno delle difficoltà economiche ma…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vayèlekh: Perchè Devarim è chiamato “il libro di Moshè”?

    Di Donato Grosser

    In questa parashà è scritto: “Moshè dette loro questo ordine: Al termine di sette anni, nel tempo della Shemità, durante la festa di Sukkòt, quando tutto Israele verrà  a presentarsi davanti all’Eterno tuo Dio nel luogo che avrà scelto, leggerai questa Torà al cospetto di tutto Israele in modo che essi la odano” (Devarìm, 31:10-11).Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco)  commenta che le parole “Leggerai questa Torà”,  non significano che…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rosh Hashanah: il suono dello Shofar e la Cabbalà

    Di Michelle Zarfati

    Tutti gli ebrei del mondo festeggiano uno dei momenti più speciali dell’anno: Rosh Hashanah, ovvero il Capodanno ebraico. Un momento spiritualmente importante, di bilancio, in cui si guarda indietro all’anno che è trascorso e si guarda al futuro con speranza. Il suono dello Shofar (corno di montone usato in alcune funzioni religiose) è di fatto uno dei momenti religiosamente più…