Sul tema della siccità e della crisi climatica abbiamo intervistato il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni. Dove appare per la prima volta la “piaga” della siccità nella Torah? Appena Abramo arrivò nella terra promessa si trovò di fronte a una carestia (ra’av, letteralmente “fame”) che lo costrinse a scendere in Egitto. In Egitto la situazione era…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
Parashà di Shelàkh: Spie o turisti?
Questa parashà descrive il viaggio dei dieci esploratori nella terra di Canaan e quello che avvenne al loro ritorno. Il testo inizia con queste parole: “L’Eterno parlò con Moshè e gli disse: Manda per tuo conto degli uomini a esplorare il paese di Canaan che do ai figli d’Israele; manda un uomo per ogni tribù paterna e ognuno di loro sia una…
Parashà di Beha’alotekhà: Lo spirito delle mitzvòt
La parashà inizia con queste parole: “L’Eterno parlò a Moshè dicendo di parlare con Aharon e di dirgli: “Quando fai ardere i lumi, i sette lumi dovranno spandere la luce verso la parte interna della menorà. E così fece Aharon; egli fece ardere i suoi lumi verso la parte interna della menorà come l’Eterno aveva comandato a Moshè”. Rashì (Troyes, 1040-1105) apre il suo commento alla parashà citando dei midrashìm che…
Parashà di Nassò: Dalla gelosia all’antisemitismo
Questa parashà tratta l’argomento della moglie che si comporta in modo poco consono al suo ruolo (sotà) e fa sospettare il marito d’infedeltà. Il marito ingelosito, avendo diffidato la moglie alla presenza di testimoni e non essendo riuscito a farne cambiare il comportamento, non sa cosa fare perché non vi sono testimoni d’infedeltà coniugale. Se il marito non vuole divorziare, al fine…
Shavuot…la festa rosa
Ah, il profumo dei fiori! Una fragranza naturale che ci riempie l’anima e ha ispirato generazioni di poeti e innamorati; la loro essenza è come un linguaggio che ci ricorda immediatamente la festa di Shavuot (settimane) e l’usanza di addobbare le sinagoghe con migliaia di fiori profumati come simbolo della fioritura improvvisa del Monte Sinai e dello straordinario aroma che…
Parashà di Bemidbàr: Un popolo senza analfabeti
Questa parashà inizia con il censimento degli uomini soggetti alla leva militare, cioè di quelli di età da 20 a 60 anni. Il Nachmanide (Girona, 1194-1270, Acco), spiega che la Torà prescrive che non si è soggetti alla leva se di età inferiore a vent’anni. Questo perché fino a vent’anni non si è sufficientemente forti per andare in guerra. Egli cita un insegnamento parallelo…
La notte del Tikkun
La festa di Shavuòt, a differenza di Pèsach e Sukkòt, non è caratterizzata da nessuna mitzwà comandata dalla Torà, se si fa eccezione delle regole che riguardano le offerte e i sacrifici della Festa. Ciò, tuttavia, non ha impedito che nel corso dei secoli si sviluppassero dei minhaghìm propri di questa Festa, legati ai vari aspetti di questa giornata ed…
Parashà di Bechukkotày: Il deserto diventerà come il giardino dell’Eden
Questa parashà inizia con una serie di benedizioni che arriveranno al popolo d’Israele se osserveranno le mitzvòt comandate dall’Eterno. Segue tutta una serie di disgrazie che potranno arrivare a loro se, al contrario, non osserveranno le mitzvòt. La parashà inizia con queste parole: “Se seguirete i Miei decreti e osserverete le Mie mitzvòt e le praticherete, darò le piogge nella loro stagione, la terra darà il suo prodotto e l’albero del…
Parashà di Behar Sinai: La società fraterna degli ebrei
Nella prima metà di questa parashà la Torà tratta l’argomento del settimo anno, shenàt shemità. In questo anno le terre vengono lasciate incolte e i proprietari devono aprire le recinzioni e lasciare a tutti la possibilità di prendere quello di cui hanno bisogno per sostenere la famiglia. L’autore del Sèfer ha-Chinùkh (Catalogna, XIII sec. E.V.) scrive che lo scopo di questa mitzvà (e di altre in questa parashà)…
Parashà di Emòr: L’arte di insegnare
La parashà di Emòr inizia con le parole: “L’Eterno disse a Moshe: di’ (‘emòr) ai kohanìm figli di Aharon e dirai (“amartà”) loro: [il kohen] non si potrà rendere impuro per nessuna persona [morta], se non per uno parente stretto a lui vicino, per sua madre, per suo padre, per suo figlio, per sua figlia, per suo fratello. Potrà rendersi impuro per la sorella vergine non sposata a lui…