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Ultimo numero Settembre – Ottobre 2024

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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Pubblicata la traduzione del trattato "Mo'èd Qatàn" del Talmud

    Di Redazione

    È da pochi giorni uscito in libreria per la Casa Editrice Giuntina il nuovo trattato del Talmud Babilonese "Mo'èd Qatàn", tradotto in italiano con "Giorno semifestivo". Il Progetto Talmud che sta portando avanti l'intera traduzione del Talmud arriva con questo volume al nono trattato pubblicato. Di seguito pubblichiamo l'introduzione del curatore rav Michael Ascoli. Mo‘èd Qatàn, l’espressione che dà il titolo…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    I dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà e Kippur: “Sospesi e in piedi”

    Di Donato Grosser

    I nostri Maestri nel Talmud babilonese (Rosh Ha-Shanà, 16b) trattano l’argomento dei dieci giorni tra Rosh Ha-Shanà e Kippur con queste parole: “Disse rabbi Kruspedai a nome di rabbi Yochanan: tre libri vengono aperti a Rosh ha-Shanà: uno dei malvagi completi, uno dei giusti completi e uno delle persone intermedie. I giusti completi vengono scritti e confermati subito a rimanere in vita; i…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Rosh Ha-Shanà 5784: ''Non, Je Ne Regrette Rien''

    Di Donato Grosser

    Questo è il titolo di una famosa canzone francese: “Non ho nessun rincrescimento”. È una frase che nessun ebreo può mai dire. R. Joseph Beer Soloveitchik (Belarus, 1903-1993, Boston) diceva che l’uomo è per definizione un peccatore. Se vogliamo fare teshuvà e cambiare strada, è quindi necessario e doveroso essere “sorry” e avere “regrets” per cose che abbiamo fatto o che non abbiamo fatto…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Nitzavìm: “La mala oppinione”

    Di Donato Grosser

    Moshè radunò tutto  il popolo e disse loro che erano venuti lì tutti insieme “Per accettare il patto dell’Eterno tuo Dio e il giuramento che fa con te oggi. Egli ti costituisce oggi come Suo popolo e sarà tuo Dio, come ti disse e come giurò ai tuoi padri, ad Avraham, a Yitzchàk e a Ya’akòv. E non solo con voi io…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tavò: Dove sono oggi i leviti?

    Di Donato Grosser

    Questa parashà inizia con la mitzvà di portare di anno in anno le primizie al Bet Ha-Mikdàsh a Gerusalemme (Devarìm, 26: 1-2) e prosegue con la mitzvà  di dare la decima ai poveri, orfani e vedove, nel terzo anno e nel sesto anno del ciclo di sette anni.             Ogni anno vi era la mitzvà di dare la terumà (in media un cinquantesimo del raccolto) al kohèn e poi la prima decima al levita. Una seconda decima…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Ki Tetzè: Come trattare i dipendenti

    Di Donato Grosser

    In questa parashà la Torà insegna che i dipendenti vanno pagati in tempo, con queste parole: “Non trattenere il salario dovuto al tuo dipendente povero o bisognoso, sia lui uno dei tuoi fratelli [israeliti] o uno straniero che risiede nella tua terra e in una delle tue città. Lo dovrai pagare nello stesso giorno in cui è dovuto prima del tramonto del…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Shofetìm: Le leggi di guerra

    Di Donato Grosser

    Le leggi di guerra cambiarono poco fino all’era moderna. Ai tempi di Giulio Cesare erano probabilmente più drastiche di quelle descritte nella Torà e nel libro di Yehoshua’ ai tempi della conquista di Eretz Israel. In questa  parashà è scritto: “Quando ti avvicinerai a una città per attaccarla, le offrirai prima la pace. E se acconsentirà alla pace e ti aprirà le…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Reè: Eccezioni nell’osservanza delle mitzvòt

    Di Donato Grosser

    Alla fine della parashà  la Torà prescrive le mitzvòt  da osservare in occasione della festa di Sukkòt, quando  le stagioni dei raccolti sono terminate. In questa occasione nella Torà  è scritto: “... ti rallegrerai in questa tua festa (ve-samachtà be-chaghèkha), tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo servo e la tua serva, e il levita, lo straniero, l’orfano e la vedova che saranno entro le tue porte”…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di ‘Ekev: L’idolatria di oggi

    Di Donato Grosser

    Nel secondo brano dello Shema’ che appare in questa parashà è scritto: “Guardate bene però che il vostro cuore non sia sedotto e vi sviate, servendo altri dei e prostrandovi loro” (Devarìm, 11:16).            R. Joseph Beer Soloveitchik (Belarus, 1903-1993, Boston) in Mesoras Harav (p. 96) commenta che sappiamo quanto la Torà odi il paganesimo e quante volte avverta Israele di non…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Vaetchanàn: Non pensarci neppure!

    Di Donato Grosser

    In questa parashà Moshè ripete al popolo d’Israele i Dieci Comandamenti, con qualche variazione di linguaggio al fine di essere più esplicito. Nella parashà di Yitrò è scritto: “Non desiderare (lo tachmòd) la casa del tuo prossimo, non desiderare la moglie di lui, né il suo schiavo né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino. Né alcuna cosa che…