Il 10 di Tevet segna sul calendario ebraico un giorno di lutto, in quanto ricorda l’inizio dell’assedio babilonese a Gerusalemme, che portò alla prima distruzione del Bet haMikdash nel 586 a.e.v. Il digiuno viene annunciato lo Shabbat precedente citando le parole del profeta Zekharià (8:19): "Questi giorni di digiuno saranno per la casa di Yehudà di gioia e di allegria e…
IDEE – PENSIERO EBRAICO
IA, cybersecurity, privacy
Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni è intervenuto alla Farnesina durante l'incontro di tutti gli ambasciatori italiani sul tema dell’Intelligenza Artificiale e della Cybersecurity.Inaugurata solennemente da un intervento del Presidente della Repubblica Sergo Mattarella, l’iniziativa è stata seguita da questa prima sessione, dedicata appunto all’Intelligenza artificiale e alla Cybersecurity. Sono intervenuti il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il…
Parashà di Mikètz: Yosef conosceva il proprio valore
Yosef era stato chiamato dai fratelli “ba’al ha-chalomòt”, il sognatore. Che i suoi sogni fossero veri e che si realizzassero lo impariamo da questa parashà. Un altro dono naturale di Yosef era quello di sapere interpretare i sogni degli altri. Questo dono si rivelò utile quando fu rinchiuso nella prigione dove si trovavano i prigionieri del re. R. Naftali Tzvi Yehuda Berlin (Belarus,…
Parashà di Vayèshev: Perché Yosèf insistette nel raccontare i suoi sogni?
R. ‘Ovadià Sforno (Cesena, 1475-1550, Bologna) nel suo commento alla Torà afferma che Yosèf, nonostante fosse l’undicesimo fratello, istruiva i fratelli maggiori su come prendersi cura del gregge. È poiché era solo un ragazzo di diciassette anni, anche se era il più intelligente di tutti, peccò nel raccontare al padre gli errori dei fratelli e poi i suoi sogni. La sua…
Parashà di Vaishlàch: La guerra contro la città di Shekhèm
Nella parashà è raccontato che “Ya’akòv, al ritorno da Padàn Aràm, giunse incolume alla città di Shekhèm nella terra di Canaan, e si stanziò di fronte alla città. Acquistò per cento monete d’argento dai figli (del re) Chamòr, padre di Shekhèm, la parte del campo dove aveva piantato la sua tenda. Là costruì un altare presso il quale proclamò Dio, è il…
STORIE DI MARITI VIOLENTI
“Nel 1536, Shabbatai ben Rafael Duriel fece giuramento che non avrebbe picchiato o frustato la moglie Laura fino a che questa non avesse abbandonato la casa del padre, Shabbatai di Limentani, dove si era rifugiata durante un litigio matrimoniale per motivi di soldi. Ma una volta tornata, sarebbe stato liberato dal giuramento e avrebbe potuto «flagellarla nel modo in cui si…
Parashà di Vayetzè: Quando gli ebrei sono graditi
La parashà inizia con le parole: “Ya’akòv uscì da Beer Sheva’ e si avviò verso Charàn” (Bereshìt, 28:10). Arrivato nei dintorni di Charàn, Ya’akòv si imbattè in un pozzo dove vi erano dei pastori con tre greggi in attesa dell’arrivo di altri greggi per poter rimuovere la pietra che copriva il pozzo ed abbeverare gli animali. La conversazione tra Ya’akòv e i pastori…
Teologia e la vecchia storia dell’ebraismo vendicativo
Tra gli orrori del pogrom del 7 ottobre, filmati dagli stessi terroristi, c’è un video che mostra una ragazza rapita, stuprata e ferita, portata a Gaza ed esibita come un trofeo sotto gli sguardi compiaciuti di una folla di uomini e donne (e nel silenzio successivo di tante organizzazioni femministe per le quali evidentemente non tutti gli stupri e i…
Parashà di Toledòt: Due nazioni e due popoli
Dopo vent’anni di matrimonio Rivkà, moglie di Yitzchàk, divenne incinta. La gravidanza era per lei penosa perché aspettava gemelli e nella Torà è scritto che “... i bambini si urtavano nel suo ventre; ed ella disse: Se così è, perché vivo? E andò a consultare l’Eterno. E l’Eterno le disse: Due nazioni sono nel tuo ventre, e due popoli separati usciranno…
Parashà di Chayè Sarà: L’ospitalità della famiglia di Avraham
In questa parashà viene raccontato che Avraham incaricò il suo fedelissimo servitore, manager dei suoi possedimenti, di andare a Charàn, la città del padre Nachòr, dove aveva origine la sua famiglia, a cercare una moglie per il figlio Yitzchàk. Data l’importanza del compito, Avraham gli fece giurare di non prendere per Yitzchàk una delle figlie dei Cananei, ma di andare “al mio paese…