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    EUROPA

    Salone aeronautico, il governo francese oscura gli stand israeliani. Il Direttore Baram: “scandaloso e senza precedenti”

    Accesso chiuso agli stand israeliani presenti al 55esimo Salone aeronautico di Le Bourget, a Parigi. Nella notte precedente all’apertura della kermesse, secondo il ministero della Difesa israeliano, gli organizzatori del Salone, su indicazione del governo francese, hanno posizionato grandi teli neri intorno ai cinque stand israeliani di Israel Aerospace Industries (IAI), Rafael, Uvision, Elbit e Aeronautics, allo scopo di vietarne l’accesso al pubblico.
    Immediata la condanna del ministero della Difesa israeliano, che ha definito la decisione “scandalosa e senza precedenti”, un’“iniziativa unilaterale attuata nel cuore della notte”, dopo che era già stato completato l’allestimento delle loro esposizioni.
    Il ministero ha, inoltre, sottolineato che la decisione viola i protocolli internazionali di lunga data in materia di difesa, accusando Parigi di nascondersi dietro ‘considerazioni politiche’ per mettere da parte le tecnologie israeliane che competono con le industrie di difesa francesi, soprattutto perché Israele sta conducendo quella che ha definito ‘una guerra necessaria e giusta’ contro le minacce regionali.
    In risposta alle improvvise restrizioni, il Direttore Generale del ministero della Difesa israeliano, Amir Baram, ha emesso una protesta formale, mentre l’Associazione dei Produttori israeliani ha definito l’iniziativa “un’umiliazione pubblica che ricorda l’affare Dreyfus”, riporta I24news. Nonostante il precedente coordinamento con le autorità francesi, i funzionari israeliani affermano di essere stati colti di sorpresa dalla decisione presa durante la notte, che ha impedito loro di intervenire prima che gli stand venissero coperti.
    Il dott. Ron Tomer, presidente dell’Associazione dei Produttori israeliani, ha sottolineato che l’industria della difesa israeliana resta tra le più avanzate al mondo: “Neanche un simile vergognoso tentativo di umiliazione diminuirà la domanda globale di tecnologia di difesa israeliana”, ha detto.

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