Per le Olimpiadi di Parigi, che prenderanno il via questo venerdì, lo Shin Bet ha preparato la più grande operazione di sicurezza mai condotta. Lo rivela il quotidiano inglese The Telegraph, che ha intervistato il ministro della Cultura e dello Sport israeliano Miki Zohar ed diversi ex funzionari del servizio di intelligence interno israeliano.
Faranno parte della delegazione israeliana circa 88 atleti e il loro staff. Tutti loro riceveranno informazioni di sicurezza, ma non tutti avranno la propria guardia del corpo, ha affermato il ministro Zohar. “Facciamo del nostro meglio per assicurarci che gli atleti si sentano liberi ma anche al sicuro e non spaventati. Non vogliamo che notino troppo le guardie di sicurezza. Vogliamo che si sentano sicuri di sé in modo che possano fare al meglio il loro lavoro”, ha aggiunto Zohar.
Le guardie di sicurezza israeliane saranno “equipaggiate con armi e tecnologie avanzate” e saranno assistite da “forze di sicurezza e polizia locali” ha spiegato Lior Akerman, un ex ufficiale dello Shin Bet. Il dispositivo di sicurezza organizzato dallo Stato ebraico si estende dal momento dell’arrivo fino al momento del ritorno in Israele della delegazione, “in ogni fase e luogo”. “Non è possibile entrare nei dettagli sui metodi di sicurezza, – ha sottolineato Akerman – ma la combinazione dell’esperienza e della conoscenza israeliana insieme alla cooperazione con le forze di sicurezza locali, fornisce una risposta eccellente e completa alla sicurezza della delegazione”.
L’ex capo dello Shin Bet, Yaakov Peri, ha affermato al giornale britannico che le guardie di sicurezza israeliane sono molto probabilmente già in Francia per “controllare il terreno” e che sono stati necessari mesi di pianificazione per quella che è considerata “una delle sfide di sicurezza più difficili” che una delegazione israeliana abbia mai dovuto affrontare.
“La minaccia contro la squadra può arrivare da qualsiasi parte. – ha sottolineato – Non c’è dubbio che ci sia un pericolo “. “Potrebbe trattarsi di Hamas o di altri terroristi, ma dietro quasi tutto c’è l’Iran. E la Francia è particolarmente preoccupata a causa del livello di antisemitismo lì”, ha aggiunto.
Nelle scorse ore il Consiglio per la sicurezza nazionale israeliano ha rilasciato delle linee guida per chi si recherà a Parigi per i Giochi Olimpici. “Eventi internazionali come questi tendono a essere obiettivi desiderabili per minacce e attacchi da parte di gruppi terroristici, data la notevole attenzione mediatica che un attacco terroristico “riuscito” a un evento olimpico riceverebbe” si legge nella lettera. “Negli ultimi mesi, le organizzazioni della Jihad globale, e in particolare lo Stato islamico, hanno chiesto di compiere attacchi terroristici contro vari obiettivi, tra cui obiettivi israeliani ed ebrei, durante i Giochi olimpici”. Ad aprile e maggio diversi terroristi sono stati arrestati dalle forze di sicurezza francesi perché stavano pianificando di compiere attacchi terroristici durante le Olimpiadi. Per questo motivo la Francia è considerata un Paese di “categoria 2”, è quindi necessario prendere “misure precauzionali più severe”.