
Un gruppo di studenti mascherati ha fatto irruzione in una lezione tenuta da Michael Ben-Gad, professore israeliano di economia presso la City University di Londra, apostrofandolo come “terrorista” e minacciando di decapitarlo. Gli aggressori, che avevano il volto coperto da keffiyeh, sciarpe o mascherine, avrebbero avvicinato il docente fino quasi al volto. Secondo Ben-Gad, alcuni lo avrebbero insultato definendolo “criminale di guerra” o “nazista”, e uno avrebbe proferito la minaccia: “Ti taglio la testa”.
Il professore si è detto “un patriota israeliano senza scuse” e ha rifiutato di interrompere la sua attività accademica, nonostante continui ad essere bersaglio di molestie da parte di studenti pro-Palestina. Secondo quanto dichiarato da Ben-Gad a Sky News, l’intrusione è avvenuta nonostante le misure di sicurezza potenziate, introdotte dopo la distribuzione di volantini recanti la sua foto con la scritta “terrorista”. Pur avendo avuto l’opportunità di usufruire di congedi retribuiti per dedicarsi alla ricerca da casa, ha deciso di continuare a insegnare: “L’università mi ha sempre sostenuto – ha detto – e non lascerò che mi intimoriscano”.
I manifestanti, inoltre, avevano richiesto pubblicamente le sue dimissioni e accusato l’ateneo di autorizzare la presenza di un “terrorista” fra studenti arabi e musulmani. La vicenda ha suscitato reazioni e solidarietà fra accademici nel Regno Unito e all’estero, molti dei quali hanno condannato quella che considerano una forma di molestie mirate contro un docente israeliano e una violazione della libertà accademica. L’università ha risposto con un comunicato ufficiale, riaffermando il proprio impegno per la libertà di espressione “nei limiti della legge” e annunciando che non tollererà atti illegali di intimidazione nei confronti di docenti o studenti.