Per la prima volta una serie tv, prodotta da Amazon Prime Video, esplora l’antisemitismo radicato tra i membri del governo e dell’establishment militare argentino e mostra da una prospettiva inedita i fatti antecedenti ai terribili attentati a Buenos Aires negli anni Novanta. Si tratta di “Yosi, the Regretful Spy”, ispirata all’omonimo libro scritto da Miriam Lewin e Horacio Lutzky, che racconta la storia di Yosi, alias José Pérez, un ufficiale dell’intelligence delle forze dell’ordine federali argentine arruolato per spiare la comunità ebraica.
La prima stagione si concentra sulla missione della spia argentina fino al giorno dell’attentato all’ambasciata israeliana nel 1992. La serie tv, composta da otto episodi, è possibile trovarla nel catalogo del servizio streaming di Amazon in lingua originale con i sottotitoli in lingua inglese, per il momento. Una seconda stagione, che è ora in produzione, seguirà le vicende della spia fino al 1994, anno in cui ci fu l’attentato al centro dell’AMIA, dove furono uccisi più di 80 ebrei.
José Pérez viene arruolato con il compito di infiltrarsi nella comunità ebraica e di indagare sul “Piano Andinia”, una teoria del complotto antisemita, palesemente ispirata ai Protocolli dei Savi di Sion, secondo cui ebrei e sionisti stavano complottando per colonizzare la regione della Patagonia in Argentina e Cile, creando così uno “Stato ebraico nell’emisfero australe”.
Rimasto sotto copertura per più di venti anni e conosciuto solo con il suo pseudonimo, Yosi, la spia argentina è stata capace di entrare nella comunità ebraica di Buenos Aires, diventandone un membro attivo, anche piuttosto influente. Durante la sua missione, a sua insaputa, Pérez avrebbe fornito informazioni che molto probabilmente hanno contribuito a spianare la strada a entrambi gli attacchi terroristici.
Ma oltre a raccontare in maniera piuttosto fedele, attraverso gli occhi di José, l’odio antisemita diffuso in modo pervasivo tra le alte sfere del governo argentino, la serie tv cattura il tessuto sociale e la vitalità della comunità ebraica locale.
In un’intervista al Times of Israel, lo showrunner e co-regista Daniel Burman ha raccontato come gli è venuta l’ispirazione per questa serie.
“Negli ultimi 10 anni diverse persone mi hanno proposto di fare una serie sugli attacchi dell’AMIA. Ma ho rifiutato ogni volta perché non mi sentivo pronto” racconta Burman.
Tutto è cambiato nel 2017, quando in una libreria si è imbattuto nel libro ‘Yosi, the Regretful Spy’. “Ho letto la copertina e sono rimasto sbalordito nello scoprire che si tratta della vera storia di una spia che si è infiltrata nella comunità ebraica. Ho chiamato gli autori e ho detto loro che avevo bisogno della loro storia perché mi stava aspettando. Quando ho iniziato a filmare, ho capito che questo era il progetto della mia vita”.
Mentre in una lunga intervista rilasciata a La Nación a maggio ha spiegato il motivo per il quale ha deciso di raccontare la storia di José Pérez.
“Quello che mi interessava raccontare è come tutto questo sia avvenuto in una democrazia. I servizi di intelligence argentini hanno investito tempo e risorse per spiarci, per vedere cosa stavamo facendo”. Burman ha spiegato inoltre che lo spettacolo era necessario per mostrare come una teoria del complotto sugli ebrei abbia guidato la politica in Argentina per molti anni e di come le ricadute dei due attentati continuino a risuonare oggi.