Tbit, pollo iracheno

Sono 11 lunghi mesi ormai, che ogni qual volta mi metto seduta a scrivere il mio contributo settimanale mi domando se abbia un senso oppure no.
Dopo il 7 ottobre parlare di cibo a volte mi sembra superfluo ed ho paura possa sembrare una mancanza di empatia o, peggio ancora, di dolore.
La settimana scorsa a Madrid si è tenuta una gara ciclistica che si è conclusa in una delle più importanti strade della città. A gareggiare c’erano atleti di vari paesi, tra i quali un israeliano. Già da qualche giorno circolavano sui vari gruppi di cui faccio parte proposte di partecipare alla tappa finale, con bandiere e canzoni per dare il benarrivato al ciclista e fargli sentire che anche lontano da casa c’è chi lo appoggia.
Raggiunto il punto di incontro purtroppo però mi sono resa conto che i partecipanti a questa accoglienza erano veramente pochi. Di fronte alle loro piccole bandiere, sventolavano enormi tele nere rosse verdi e bianche che accompagnavano urla di odio e richiami di violenza. Con mio marito e mio figlio abbiamo iniziato ad alzare più in alto possibile la nostra enorme bandiera, ed a cantare inni di pace e speranza. Anche in quella occasione mi sono domandata se la nostra presenza, pochissimi contro troppi, avesse un senso. Ebbene mano a mano che il tempo passava famiglie, bambini e coppie di israelinai si sono fermati a cantare con noi ed a ringraziarci, commossi di ritrovare tanto amore per Israele. Una signora iraniana ha voluto ballare con noi e fare foto avvolta nei colori di Israele, madrilegni hanno chiesto di poterci abbracciare e darci forza. La stessa polizia ci ha spontaneamente difesi ed ha constatato quanto il nostro atteggiamento non avesse nessuna connotazione di odio e non fosse contro nessuno, soltanto a favore di uno sportivo.
Vi racconto questa storia perché rientrando a casa ho capito che anche una rubrica di cucina, un piccolo pensiero settimanale letto e conservato, nonostante sembri una piccola goccia, puo essere parte di un momento di luce nel buio e di normalità, dove di normale ormai è rimasto ben poco.
Vi propongo oggi una ricetta irachena, provata qualche tempo fa e di cui mi sono innamorata.

Ingredienti:
500 g di riso basmati (o riso a chicco lungo)
1 pollo intero (circa 1,5 kg) tagliato a pezzi
1 cipolla grande tritata
3 spicchi d’aglio tritati
1 cucchiaio di silan o di miele
1 cucchiaio di curcuma
1 cucchiaio di cumino macinato
1 cucchiaio di coriandolo macinato
1 cucchiaino di cannella
5-6 bacche di cardamomo
2 foglie di alloro
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
1 cucchiaio di sale (o a piacere)
Pepe nero a piacere
Olio di oliva
4-5 tazze di acqua o brodo di pollo
Mandorle e uvetta (facoltative, per guarnire)

Preparazione:
In una grande pentola, scaldate qualche cucchiaio d’olio d’oliva a fuoco medio.
Aggiungete le bacche di cardamomo e le foglie di alloro per farle insaporire.
Aggiungete la cipolla tritata e farla dorare. Poi l’aglio e le spezie (curcuma, cumino, coriandolo, cannella) e mescolate fino a quando non rilasciano il loro aroma (circa 1 minuto). Aggiungete il pollo a pezzi e rosolarlo da tutti i lati fino a quando assume un bel colore dorato. Poi mettete il concentrato di pomodoro ed il miele o silan, mescolando bene.
Aggiungete l’acqua o il brodo di pollo fino a coprire il pollo. Portate a ebollizione, poi abbassate il fuoco, coprite, lasciando cuocere a fuoco lento per circa 30-40 minuti, finché il pollo è cotto e tenero.
Mentre il pollo cuoce, sciacquate il riso basmati in acqua fredda fino a quando l’acqua diventa chiara. Portate a ebollizione dell’acqua salata in un’altra pentola. Aggiungete il riso e cuocete fino a metà cottura (circa 5 minuti), quindi scolate e mettete da parte.
Una volta che il pollo è cotto, rimuovete i pezzi di pollo dalla pentola e mettete da parte.
Aggiungete il riso semicotto nella pentola con il brodo speziato. Se necessario, aggiungete un po’ d’acqua per garantire che il riso possa cuocere completamente.
Disponete i pezzi di pollo sopra il riso, coprite la pentola e cuocete a fuoco basso per circa 15-20 minuti, fino a quando il riso è completamente cotto e ha assorbito tutto il sapore.