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    "Spie di nessun paese" (Giuntina) di Matti Friedman

    È il 14 maggio 1948 e la nave Euryalus sta lasciando il porto di Haifa. È un momento storico fondamentale per il nascituro Stato ebraico: sta per cessare il dominio coloniale inglese. È un momento in cui la tensione tra gli ebrei e gli arabi arriva alle stelle, diventando incontenibile.

    La guerra civile diventa un conflitto vero e proprio. Così il fronte ebraico cerca di fronteggiare questo conflitto, volto a crescere sempre di più, creando una «Sezione araba»: un’unità formata da giovani ebrei, ragazzi che sapevano parlare la lingua araba così bene da potersi infiltrare con facilità nei paesi nemici per poter svolgere attività di spionaggio e sabotaggio.

    Noti come Mistaʻarvim, diventeranno i primi agenti segreti d’Israele. “Spie di nessun paese” rappresenta una narrazione interessante e informativa su come nacque e si formò il Mossad. Matti Friedman, scrittore e giornalista israelo-canadese ci racconta in toni giornalistici e avvincenti una delle pagine più importanti della storia d’Israele.

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