Un odio di antica data che ha trovato nuova linfa e si è espresso in forme sempre più violente nell’ultimo anno: l’antisemitismo ha conosciuto una significativa recrudescenza in questi mesi in diverse aree del mondo e nelle forme più varie. Traccia un quadro di questo preoccupante fenomeno il giornalista Pierluigi Battista con il suo libro “La nuova caccia all’ebreo” (ed. Liberilibri): in queste pagine l’editorialista del Corriere della Sera ripercorre le tappe drammatiche di un odio che, a partire dal 7 ottobre 2023, si è riversato su Israele e sugli ebrei in tutto il mondo.
Questo testo si propone come uno strumento per combattere le narrazioni distorte sulla guerra in Medio Oriente al fine di evitare episodi di aggressioni e violenze come quelli che in questi mesi si sono verificati con l’assalto all’aeroporto in Daghestan o con le manifestazioni filo-Hamas nelle università italiane e nei campus americani.
La presentazione del libro è avvenuta presso il Museo Ebraico di Roma, in un’iniziativa organizzata dalla Comunità Ebraica di Roma, dalla Fondazione per il Museo Ebraico di Roma e dal Centro di Cultura Ebraica. Grande affluenza di pubblico, tra cui era presente il ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Maria Roccella, la Vicepresidente della Comunità Ebraica di Roma e Assessore alla Cultura Antonella Di Castro, la Presidente della Fondazione Museo Ebraico Alessandra Di Castro. A introdurre la serata, la Direttrice del Centro di Cultura Giorgia Calò e i saluti del Presidente della Comunità Ebraica di Roma Victor Fadlun, che ha ringraziato Pierluigi Battista per il suo lavoro e il coraggio dimostrato in tempi così difficili. L’incontro è poi entrato nel vivo con un dialogo moderato da Nicoletta Tiliacos tra il rabbino capo di Roma Rav Riccardo Di Segni, il giornalista Paolo Mieli e l’autore del libro, Pierluigi Battista.
”Nel salmo 120 è scritto che il Signore salva dalle lingue ingannevoli e dalla menzogna che si propaga e sconvolge la libertà – ha detto Rav Di Segni – Anche il libro di Pierluigi Battista tratta di questi temi come menzogne e propaganda. Stiamo precipitando ogni giorno sempre di più in una situazione molto difficile e questo libro è un luce che contrasta questo ribaltamento della realtà e persone che diffondono un viscerale odio antiebraico”.
“Ho iniziato la mia collaborazione con Battista durante gli anni della guerra in Libano del 1982 – ha esordito Paolo Mieli – Anche in quell’occasione lo Stato ebraico era fortemente criticato, i suoi leader erano demonizzati come Netanyahu ed episodi di antisemitismo si erano diffusi in tutta Europa, toccando il fondo con l’attentato alla sinagoga di Roma in cui morì il piccolo Stefano Gay Taché. Oggi il fondo ancora non è stato toccato ma ci si sta avvicinando. Per il primo anniversario del 7 ottobre più della metà del mondo celebrerà l’ignobile pogrom condotto da Hamas. Tuttavia questo libro, pieno di energia e fondamentale per avere le forze per combattere, aiuterà ad evitare il peggio”.
“Ho svolto semplicemente il ruolo di cronista, mettendo assieme tutto ciò che è accaduto quest’anno – ha spiegato l’autore, evocando l’idea che vi è alla base della sua opera – Tuttavia, nell’assemblare tutti questi eventi non ho trovato nulla su reazioni di condanna dei vari giornali, politici e governi del mondo democratico in seguito agli eventi in Daghestan, ai mancati interventi di due giornalisti italiani ebrei nelle università italiane, alle varie manifestazioni in cui si gridava di gasare gli ebrei. Dunque è così che ho deciso di commentarli io, anche con un pizzico di ironia, in questo scritto. Infatti prima o poi qualcuno si vergognerà per ciò che ha detto o fatto, ma per non autocriticarsi continueranno ad attaccare Israele e gli ebrei”.